Cancellare la storia. Come i fascisti riscrivono il passato per controllare il futuro
Anno:
2025
Casa editrice:
Solferino
Segnalato da
Carlo Mazzucchelli

Cancellare la storia. Come i fascisti riscrivono il passato per controllare il futuro



È un fatto innegabile che i movimenti fascisti siano in ascesa a livello globale: se vogliamo contrastarli, dobbiamo comprenderne i meccanismi.

Uno, centrale, è la cancellazione della storia, ridotta a una narrazione unica e uniforme, emanazione del gruppo dominante e strumentale al mantenimento delle gerarchie.

Ma perché la storia è percepita come una minaccia dai vecchi e nuovi autoritarismi?

Perché il suo studio conduce a una visione plurale e dialettica del passato e tiene conto dei momenti in cui, invece, la gerarchia è stata messa in discussione e sovvertita.

Grazie alla storia, i cittadini imparano che può esserlo di nuovo: ecco perché fa paura.

Uno dei campi di battaglia su cui i due orientamenti si scontrano è l’istruzione: le democrazie affidano a scuole e università la conservazione di una memoria comune di cambiamento positivo, generato da proteste, movimenti sociali e ribellioni, mentre la destra autoritaria le prende a bersaglio perché vuole eliminare questa versione dei fatti e, con essi, la pratica stessa dell’indagine critica che è stata così spesso il motore del progresso.

Jason Stanley ci rende consapevoli dell’offensiva fascista all’istituzione più egualitaria di tutte, la scuola: non uno spettro da temere, ma una drammatica realtà, negli Stati Uniti e altrove. Documentatissimo e profondamente necessario, "Cancellare la storia" rappresenta una chiamata alle armi che non potrà lasciare indifferente chi ha a cuore il destino dei principi di libertà e uguaglianza. Prima che sia troppo tardi.


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