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Ghibli mania: il diritto, il rispetto e l’eredità di Miyazaki
Il rilascio della nuova versione di ChatGPT capace di generare immagini, ha rinvigorito un dibattito mai esaurito sul copyright e il diritto d’autore. Le sue caratteristiche sono decisamente migliori di quelle di DALL·E 3, riuscendo a mantenere coerenza nei personaggi e nello stile anche con elementi complessi come il testo o i dettagli anatomici, ma sono tali da far concorrenza perfino a modelli collaudati da tempo come Midjourney. Una feature in particolare ha avuto un incredibile successo, ed è diventata rapidamente virale, anche perché incoraggiata dallo stesso Altman: quella che permette di interpretare un’immagine, o una propria foto, nello stile magico dello Studio Ghibli. I social si sono riempiti di avatar incantati, occhi enormi e atmosfere da fiaba giapponese, sorprendendo perfino i tecnici di OpenAI, che hanno faticato a gestire il sovraccarico di richieste. Insieme al facile entusiasmo, però, si sono alzati gli interrogativi sul senso di questo meme, e soprattutto sulla sua etica.