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Una mia poesia che nasce dalla sofferenza generata dalla tragedia umanitaria del genocidio in atto nella Striscia di Gaza, dove molti bambini stanno vivendo atrocità e perdite impensabili. La poesia nasce anche come reazione alla controversa frase pronunciata da Eyal Mizrahi, presidente della federazione Amici di Israele, durante un dibattito televisivo, in cui ha chiesto di "definire bambino" in riferimento ai bambini di Gaza. Questa domanda ha suscitato un forte dibattito e indignazione, con molte reazioni che hanno sottolineato come un bambino non debba essere definito o ridotto a numeri o categorie, ma semplicemente protetto come vita preziosa. Il testo si inserisce quindi in un dibattito ampio e acceso sulla guerra, sul genocidio in corso e sulla necessità di riconoscere e difendere l'umanità dei bambini in questa drammatica situazione.


Una poesia per far riflettere sull'innocenza e sulla vulnerabilità dei bambini, in particolare in situazioni di guerra e dolore come quella di Gaza. Le immagini forti come "Sabbia negli occhi, deserto nel cuore" e "Il respiro del mondo si blocca in gola" servono a sottolineare l'orrore e la tragedia vissuti dai bambini in contesti di conflitto. La poesia ripete la domanda "Definisci bambino" come un invito a riflettere sull'identità e sulla dignità di questi piccoli esseri umani, che non devono essere ridotti a parole, numeri o elenchi, ma visti nella loro umanità e sofferenza. Il testo evidenzia il dolore dei bambini colpiti dalla guerra, descrivendo scene di lutto, paura e disperazione, con adulti e bambini che soffrono insieme. È un grido contro l'orrore della guerra che toglie ai bambini il loro tempo e la loro innocenza.

Definisci bambino​

Definisci bambino.

Sabbia negli occhi, deserto nel cuore.

Definisci bambino.

Eclissi di umanità, buio nell'anima.

Definisci bambino.

Il respiro del mondo si blocca in gola.

​I bambini.

Non sono parole.

I bambini.

Non sono numeri.

I bambini.

Non sono elenchi.

I bambini di Gaza.

Falciati dall'odio.

Pianti disperati chiamano mamma.

Occhi angosciati hanno visto troppo.

Piccole mani asciugano lacrime.

Spalle fragili reggono pesi

di cieli che crollano.

Definisci bambino.

Un padre grida, una madre muore.

​Definisci bambino.

La terra trema, si apre la voragine.

Definisci bambino.

Voci dell'Inferno salgono dal sottosuolo.

Definisci bambino.

L'aria è veleno, il vento 

è l'ultimo respiro dei bambini

che non hanno avuto tempo.


Pubblicato il 24 settembre 2025