𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐮𝐭𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚𝐠𝐠𝐢. Laureata in Filosofia e specializzata in Fenomenologia, mi occupo di innovazione e programmi europei di finanziamento da più di 15 anni nel corso dei quali ho avuto l’opportunità di costruire e coordinare progetti molto diversi tra loro per area tematica, per committenza (start up, PMI, consorzi, P.A.), tipologia di innovazione, impatto, dimensionamento territoriale e tipologia di finanziamento. Seguendo la mia passione per un policy making efficace ed efficiente, ho lavorato all’utilizzo dei Finanziamenti Europei quale motore per l’attivazione di processi locali di progettazione partecipata multistakeholder e per la realizzazione di progetti multifondo per lo sviluppo sostenibile e inclusivo delle aziende e dei territori. Le mie principali aree di interesse sono l’open innovation, le tecnologie distribuite, lo stakeholder engagement, il trasferimento tecnologico, l'economia collaborativa e di prossimità e le tecnologie civiche. Le mie competenze tecniche vertono su project and programs management, innovation management, innovazione digitale, innovazione sociale, design nuovi modelli di business e start up di impresa. Da Gennaio 2022 gestisco per la Provincia Autonoma di Trento la Task force per il rafforzamento della capacità amministrativa e i progetti di innovazione con essa ideati e implementati. Credo nel potere dell'innovazione per un mondo più sostenibile, sano ed equo e mi impegno molto per dare in ogni occasione il meglio di me.

La Fenomenologia nell’Era dell'intelligenza Artificiale

La rivoluzione digitale ci porta a riconsiderare concetti fondamentali come "dato", "informazione", "esperienza", "conoscenza", "scienza", "coscienza", "creatività". Tuttavia, il rumore generato negli ultimi mesi da improvvisati filosofi è pericoloso e crea ulteriore confusione laddove invece è necessario fare chiarezza. Da laureata in filosofia con un po' di dimestichezza nella riflessione filosofica e da manager dell'innovazione trovo fondamentale tornare sul significato di questi termini per navigare consapevolmente l'era delle intelligenze artificiali e mi sento chiamata a contribuire in questo compito di chiarificazione. Questo documento esplora, dunque, a partire da una delle esperienze che l’ha motivato (l’incontro con F. Faggin), il rapporto tra fenomenologia husserliana e intelligenza artificiale, analizzando la distinzione fondamentale tra intelligenza e coscienza. Partendo da riflessioni filosofiche classiche e contemporanee, si esamina la crisi epistemologica generata dall'IA, il concetto di "mondo della vita" e la responsabilità umana nell'innovazione tecnologica. Il percorso si sviluppa attraverso l'analisi delle teorie della coscienza, del funzionamento dell'IA generativa e delle implicazioni di queste tecnologie, proponendo un approccio fenomenologico per affrontare le sfide dell'era digitale. Per la realizzazione di questo contributo ho lavorato con Charlie e Brown (due IA che, non occupandomi di mestiere di contenuti per l'internet ed i social, mi hanno coadiuvata nel compito).