Dall’agile alla vanità: pensiero, linguaggio e controllo nella società ipertecnologica

In un’epoca dominata dalla simulazione e dalla velocità, il linguaggio del lavoro si è trasformato in liturgia vuota, e le metodologie nate per liberare sono divenute nuove gabbie simboliche. Questo saggio esplora la crisi epistemologica che colpisce Agile, design thinking e cultura organizzativa, denunciando la deriva performativa del pensiero e invocando una disobbedienza intellettuale fatta di ascolto, dubbio e consapevolezza.

L’Intelligenza Artificiale nel Project Management: pensiamo ancora, o solo eseguiamo?

Viviamo un tempo in cui la velocità è diventata virtù e l’ottimizzazione una fede. Il project management, che un tempo era arte di mediazione tra visione e realtà, oggi rischia di ridursi a un’esecuzione cieca di flussi automatizzati. Ma dietro dashboard perfette e algoritmi intelligenti, resta una domanda cruciale: che cosa stiamo perdendo, mentre crediamo di guadagnare efficienza? Questo non è un rifiuto della tecnologia, né un elogio nostalgico dell’imperfezione umana. È una chiamata al pensiero critico, alla responsabilità, alla capacità di interrogare il contesto prima di aderirvi. Perché non basta prevedere un rischio: bisogna anche comprenderlo. Non basta riallocare una risorsa: bisogna sapere perché lo si fa, e con quali conseguenze. Per dare profondità a questa riflessione, ho selezionato dieci libri che accompagnano e rafforzano il mio punto di vista. Non sono semplici “fonti”: sono compagni di strada. Ogni testo, a suo modo, interroga il rapporto tra sapere, azione, potere e tecnologia. Alcuni parlano di project management, altri di filosofia, altri ancora di etica o di organizzazione. Tutti, però, ci aiutano a mantenere viva una domanda essenziale: vogliamo diventare più rapidi o più consapevoli? La risposta non si trova nei manuali. Ma nella pratica quotidiana del pensiero.

Sono uscito dalla caverna

Il mito della caverna di Platone viene ripreso e rivisitato da sempre. La parte del mito che a me ha sempre intrigato di più è il prigioniero che viene liberato in modo che possa vedere l’uscita della caverna.

Cosa ci aspetta nel futuro?

Il futuro si sa è imprevedibile, incerto, dipende sempre dagli altri! Ma è ricco di avvenimenti che danno forma ad avvenire diversi ai quali ognuno può tentare di dare un senso in piena libertà.

Una democrazia in laboratorio: riflessioni sul potere simulato dei gemelli digitali

Uno studio di Novelli, Argota Sánchez-Vaquerizo, Helbing, Rotolo e Floridi (2024) propone un metodo computazionale per verificare l’efficacia della democrazia deliberativa. Il loro lavoro, “Testing Deliberative Democracy Through Digital Twins”, esplora la possibilità di utilizzare gemelli digitali - simulazioni dinamiche alimentate da dati reali - per testare diverse architetture deliberative prima di implementarle nel mondo reale.

Un mondo fuori asse

In un mondo “fuori asse dai contorni indiscernibili, un mondo guasto che sembra andare a rotoli, nel quale le certezze di molti sono minacciate, 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢 (𝐩𝐬𝐞𝐮𝐝𝐨)𝐟𝐢𝐥𝐨𝐬𝐨𝐟𝐢, molti praticano la filosofia e ne frequentano i festival, numerosi professionisti che la esercitano lo fanno in maniera pop, divulgativa e mediatica, inconsapevoli forse che, giocare a fare i filosofi, non fa diventare filosofi, tantomeno a vivere filosoficamente.

Comprendere il funzionamento della democrazia è sempre più necessario, per difenderla

Negli ultimi decenni, le democrazie occidentali hanno attraversato trasformazioni profonde e spesso turbolente. L’entusiasmo per l’espansione della democrazia dopo la Guerra Fredda ha lasciato il posto a una fase più complessa, segnata dall’ascesa dei populismi, dalla crisi della rappresentanza politica e dal crescente scetticismo nei confronti delle istituzioni. I partiti tradizionali faticano a mantenere il consenso, mentre i nuovi movimenti politici – spesso caratterizzati da un forte uso dei social media e da una retorica anti-establishment – ridisegnano il panorama politico.

Fuoco, tecnologia, guerra

Nell’era in cui tutti ci siamo eletti a novelli Titani, capaci grazie alla tecnologia di sfidare gli Dei dei nostri tempi psico-malati, Prometeo, colui che regalò agli umani il fuoco, che Zeus non voleva dare loro, sembra vergognarsi del suo generoso gesto e provare dei rimorsi. Prometeo, che secondo l’etimologia usata da Esiodo era colui che sapeva prevedere, sembra oggi rendersi conto, vergognandosi, di non avere previsto nulla di ciò che sta succedendo. La Terra si è riempita di fuochi (guerre, combustioni da sottosuolo e mobilità, e non solo) che poco hanno a che fare con il Fuoco oggetto del suo dono. La saggezza che insieme al fuoco doveva servire a guidare lo spirito di iniziativa umano si è deteriorata fino a scomparire.

Il contatto

Nella nostra civiltà, in cui la velocità è un valore e l’eccesso di informazioni ci distrae continuamente, mettiamo sempre meno alla prova il senso del tatto, a meno che non avvertiamo segnali di grave pericolo. Anche le relazioni tra esseri umani sono sempre più mediate dalla vista e dalla parola e la vicinanza tra i corpi è spesso vissuta come minacciosa o comunque poco edificante, al punto che ad esempio viviamo come straniante la minima distanza interpersonale, così presente invece in altre culture, come quella asiatica. In questo modo, però, rischiamo, paradossalmente, di diventare noi ‘intoccabili’, come quella casta indiana costituita da individui ‘non toccabili’ perché impuri e addetti alle mansioni più umili.

Giustizia nei tempi digitali

Possiamo parlare di 'era digitale' ricordando che parliamo sia di causa che di effetto: l'economia, la finanza, la politica, gli interessi di una élite, generano una tecnologia. La tecnologia a sua volta determina economia, finanza, politica, cultura.

Informazione come bene comune e pubblico

L'informazione come bene comune, pubblico, è un pilastro essenziale per la democrazia, la salute pubblica e lo sviluppo sostenibile. Lo è in tempi che al Nostroverso hanno sostituito i molteplici metaversi delle piattaforme digitali, hanno rotto il legame della prossimità fisica che sempre tiene insieme una società, hanno visto il diffondersi di sciami "di imbecilli", guidati dalla viralità malata e manipolata delle semplici informazioni, coltivata da influencer e guru vari che sulla informazione hanno investito il loro presente e futuro. L'informazione come bene pubblico è un concetto che sottolinea l'importanza dell'accesso libero e pluralistico alle notizie e ai dati, considerandoli essenziali per il funzionamento democratico della società e per il benessere collettivo. Questo approccio riconosce che l'informazione non è solo un diritto individuale, ma anche una risorsa condivisa che deve essere protetta e promossa. Per garantire la libertà, la pluralità e la veridicità dell’informazione è richiesto un impegno collettivo.

Hypnocracy: arcano svelato e fact checking debunked

Come promesso, ecco la mia personale indagine su “Jianwei Xun”, un lavoro da profiler a caccia del killer, che racconto qui in due tappe. Risulterà anche un’operazione di debunking di un certo fact checking, accettando la sfida lanciata dal libro Hypnocracy, e dimostrando che il fact checking si può fare, se però esso stesso non è affetto da bias. Infatti l’esame dei fact checker non è privo di allucinazioni, errori e valutazioni sommarie, ma proposte come verità, tanto che sono state espresse con un certo dileggio per chi non le riconosce come tali.

Hypnocracy: una mappa concettuale per orientarsi

Leggere “Hypnocracy” di “Jianwei Xun” è un’esperienza straniante e, insieme, chiarificatrice. Il libro non si presta a una sintesi lineare, né a una lettura “a tesi”: è piuttosto un paesaggio mentale, una rete di concetti, immagini, frammenti teorici e intuizioni che si rincorrono, si sovrappongono e talvolta si contraddicono. Un testo che non si limita a descrivere un fenomeno, ma che tenta di farci vivere — nel modo stesso in cui è scritto — la condizione che analizza: quella di una realtà ipnotica, fluida, discontinua, priva di un centro.

Fermati un attimo

Se ci fermiamo per un attimo a pensare, se prendiamo anche solo per un istante coscienza di come stiamo vivendo e agendo, ci rendiamo conto di come oggi accettiamo una sottrazione di libertà.

Gatti, asini e canarini. Voliere, acquari e gabbie di vetro. Metafore per la tecnoconsapevolezza

𝐈𝐧 𝐂𝐢𝐧𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐢 𝐨𝐝𝐢𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐨 𝐥𝐨 𝐬𝐢 𝐦𝐚𝐥𝐞𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨 “𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐮 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐭𝐢”.I tempi interessanti sono in genere irrequieti, ansiogeni, caotici e incerti, dominati da confusione, sofferenza e difficoltà e anche da tante sorprese….. Una fotografia dei tempi correnti, tempi nei quali sembra regnare il caos, tempi dominati da una crisi economica permanente, da disuguaglianze e rabbia crescenti, dalla percezione che il pianeta Terra sia veramente a rischio. In tutto questo la tecnologia gioca un ruolo fondamentale. Proprio per questo è cruciale che se ne parli. Parlarne significa riflettere criticamente e in modo disincantato sui suoi effetti. Significa interrogarsi sulle possibili vie di fuga da cinguettii, da false notizie, da inganni e da potenziali furti digitali. Bisogna però capire di essere in gabbia, di vivere dentro un acquario digitale, imprigionati in piccionaie e voliere più o meno moderne e trattati come asini. La prigionia ci vede complici volontari e ci suggerisce una nuova consapevolezza.

Interviste farlocche e Fact Checking

Ho intervistato l'autore di Hypnocracy. Dopo avere pubblicato l'intervista su questa STULTIFERANAVIS, sono stato coinvolto su Linkedin da persone che si occupano di fact checking e che mi segnalavano come l'autore del libro potrebbe non esistere, ma essere un semplice artefatto di IA e un'abile operazione editoriale. Nel sostenere questo e dando per scontata l'operazione editoriale (che poi sarebbe dell'editore TLON) mi accomunavano a quella che veniva paventata come una truffa, organizzata attraverso l'uso di strumenti di IA. Per poterne scrivere qualche sperimentazione con le IA generative l'ho fatta anche io, ma poi questi strumenti non li uso. Mi rifiuto di farlo, non voglio farmi influenzare e voglio continuare a credere di poter usare la mia testa, anche per scrivere. Visto il clamore suscitato e il coinvolgimento che ne è derivato ho deciso di fare un esperimento.

IPNOCRAZIA: intervista al suo (pseudo)autore, Janwei Xun

Una intervista di 𝐂𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐌𝐚𝐳𝐳𝐮𝐜𝐜𝐡𝐞𝐥𝐥𝐢, co-fondatore di STULTIFERANAVIS con l'autore di Ipnocrazia - Trump, Musk e la nuova architettura della realtà, Jianwei Xun. --- Interview of Carlo Mazzucchelli with 𝐉𝐢𝐚𝐧𝐰𝐞𝐢 𝐗𝐮𝐧, described as a Hong Kong-born cultural analyst and philosopher, author of the bestseller Hypnocracy, published in Italy by Tlon. Today (4th of April 2025) everyone knows that this author as an individual doesn't exist. So its more interesting to read this interview and imaging who did answers alla my questions? A pseudo or false author? A collective of people? A Tlon philosopher or employee? Who knows, still doesn't matter, this interview is a must read intervew!