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Un esperimento tecnico con l’intelligenza artificiale, un tentativo di usarla per raccontare storie che vorrebbero mettere in discussione le narrazioni della propaganda istituzionale


Perché questo spot

Questo lavoro nasce come un esperimento, ma anche come una presa di posizione. Un esercizio creativo che intende misurarsi con gli strumenti dell'intelligenza artificiale, ma senza rinunciare allo sguardo critico offerto dal linguaggio dell'audiovisivo.

L’idea è quella di produrre uno spot istituzionale, di quelli che potremmo vedere trasmessi in una campagna ufficiale, ma con un obiettivo diametralmente opposto: mettere in discussione la narrazione dominante sulla difesa, la sicurezza e il riarmo europeo.

Il testo, volutamente vicino al linguaggio pubblicitario istituzionale, ha l'obiettivo di suscitare delle domande, che dovrebbero coinvolgere tutti noi:

Abbiamo davvero accettato che la guerra possa far parte del nostro futuro? E, quale idea di futuro stiamo contribuendo a "normalizzare"?

La provocazione non è solo estetica, è un invito alla riflessione politica.


Il testo: un montaggio retorico

Ho scelto di imitare lo stile e il linguaggio della comunicazione istituzionale per metterne in evidenza le contraddizioni e richiamare l’attenzione sulla propaganda contemporanea:

  • parole chiave come pace, futuro, innovazione, insieme;

  • costruzioni rassicuranti e vagamente tecnocratiche;

  • una retorica del progresso e della responsabilità collettiva.

Ma è proprio questa retorica a essere messa in discussione: quando la pace viene “difesa” con 800 miliardi di euro in armamenti e tecnologie militari, quando la comunità viene rassicurata attraverso l’ideologia della sicurezza, allora forse stiamo assistendo alla militarizzazione delle nostre vite.


Processo tecnico e uso dell’AI

Al di là del risultato (realizzato nell’arco di una mezza giornata), il progetto è stato anche un'occasione per sperimentare gli strumenti AI, con l’intenzione di non rifinire, ma lasciare che l’imperfezione del primo output contribuisse al senso del lavoro.

Il punto di partenza è stato uno storyboard articolato in nove inquadrature, pensate per strutturare una narrazione cinematografica coerente con la comunicazione istituzionale.

Per ogni fase ho cercato di affidarmi esclusivamente a strumenti AI.

Ecco i passaggi principali:

  • L’idea iniziale è stata sviluppata con l’aiuto di chatGPT per la scrittura dei prompt visivi: ogni scena è stata pensata come una risposta visuale a una riga del testo.

  • Ho chiesto a ChatGPT una serie di suggerimenti per impostare il ritmo, lo stile di voice over, la scelta musicale e il montaggio.

  • Per la parte video, ogni singola scena è stata generata su Hailuo, utilizzando prompt elaborati da ChatGPT, lasciando che Hailuo producesse una prima versione senza interventi successivi o richieste di ulteriori generazioni di video.

  • La musica è stata scelta su Pixabay, adattando poi la lunghezza della traccia per una maggiore sincronia.

  • Il voice over è stato generato con ElevenLabs, per produrre una voce neutra e credibile, adatta al tono istituzionale.

  • Solo al montaggio ho effettuato alcune modifiche manuali: le clip da 5 secondi generate da Hailuo sono state rallentate per trovare la sincronizzazione con la traccia musicale e adattarle al voice over.


Questo lavoro, esito del corso "Intelligenza artificiale per il Filmmaking" con Andrea Traina (Scuola di Cinema Sentieri selvaggi), non è solo un esperimento tecnico con l’intelligenza artificiale, ma un tentativo di usarla per raccontare storie che vorrebbero mettere in discussione le narrazioni della propaganda istituzionale.

Link al video https://vimeo.com/1081799603


Pubblicato il 12 maggio 2025

Carlo A. Bachschmidt

Carlo A. Bachschmidt / Architect | Director | Image-Video Forensic Consultant

carlogenoa@gmail.com