L'intelligenza artificiale è un nuovo modo d'essere del nostro pianeta.
È l'ennesima trasformazione, irriducibile alla sola tecnica, ma nemmeno elevabile a coscienza senziente. Alla sfida epocale che ci propone rispondiamo con strategie varie: istruzione educativa, regolazione giuridica, conformazione etica, direzione politica.
Soluzioni utili ma non sufficienti contro un radicale attacco culturale all'idea di umano.
Resta un approccio «narcotico» e consolatorio, filosoficamente e politicamente ingenuo.
Perché se ai problemi tecnici troveremo una soluzione ingegneristica, alle provocazioni intellettuali dovremo rispondere con l'innovazione culturale.
Questo il compito a cui oggi siamo chiamati tutti: alla produzione di nuovo senso e di nuovi significati.