I pani, i pesci e i manifestanti - Fenomenologia della politica in piazza (in Italia)

Qualche settimana fa, in viaggio, ascoltavo alla radio un interessante servizio sulle primarie americane: si parlava dell'affermazione dell'outsider Bernie Sanders nello stato del New Hampshire, e se ne sottolineava l'inusuale partecipazione popolare ai suoi raduni elettorali. Il tempo di accendere al tablet, alla prima area di servizio, e trovo le immagini di una sua uscita pubblica di particolare successo, in questo stadio di Los Angeles, qualche mese prima. Il dato sull'afflusso: 27.500 persone. Un grande successo, per Sanders e per tutti gli osservatori americani. Se giudicato con le misure italiane, sarebbe invece un flop.

Villaggio globale o vortice?

Provate a pensare a questi primi mesi del 2025 e al tornado Trump che sta devastando il mondo globalizzato, mettendo a rischio quello occidentale nella sua stessa esistenza e in discussione i suoi rapporti con il resto del mondo. Questo tornado può essere connesso a varie metafore. Qui ne accenno due, entrambe prese dal pensiero di Marshall McLuhan: 𝗩𝗜𝗟𝗟𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 𝗚𝗟𝗢𝗕𝗔𝗟𝗘 𝗲 𝗠𝗔𝗘𝗟𝗦𝗧𝗥𝗢𝗠 (vortice). Per chi volesse fermarsi qui, l’ovvia domanda è se Trump sia appunto un “tribalizzatore” violento seriale che ci riporta al villaggio ancestrale o sia piuttosto un Vortice (Maelstrom) capace di centrifugare tutto con la sua forza centripeta, ma soprattutto per il controllo crescente di cui è dotato, grazie alla allenza con i signori delle piattaforme tecnologiche.