La Banca Centrale Europea, nel suo ultimo ECB Economic Bulletin ha pubblicato il documento/report: "Keep calm and carry cash" che di fatto sembra valorizzare il caro vecchio contante detenuto in casa per le emergenze.
Una volta si diceva che la prudenza insegnava a tenere i soldi sotto il materasso. Qualcuno racconterà le riserve nei barattoli della cucina o in una busta sotto i maglioni da parte dei nonni che magari avevano fatto esperienza nel dopoguerra.
La notizia di questo report sembra aver avuto una certa eco nella stampa italiana e si legge un po' ovunque che la BCE consiglierebbe di avere in casa sui 70/100 euro a persona per una resistenza alle spese correnti di almeno 72 ore.
Che cosa succede esattamente? Qual'è il significato del report?
In realtà la BCE sta semplicemente esercitando il proprio ruolo di attenta osservatrice dei trend di consumo monetario corrente.
Parte da un rilievo ben noto e cioè che se da un lato si evolve l'offerta della moneta digitale (anche per esigenze di regolamentazione), nel contempo pur essendo altresì aumentati i metodi di pagamento elettronico è aumentata anche la richiesta di contante.
Un paradosso? Non esattamente.
La BCE parte quindi dalla condivisibile constatazione relativa alla possibile insorgenza di crisi improvvise.
Come la crisi finanziaria del 2008, la crisi del debito sovrano in Grecia del 2014-15, lo scoppio della pandemia di COVID-19 o l'ingiustificata invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022. Tutte hanno innescato un'impennata immediata ed estrema nell'acquisizione di liquidità da parte del pubblico. In buona sostanza hanno spinto le persone a compiere la scelta di prudenza di avere un "gruzzoletto" da parte.
Nel contempo la Banca centrale sottolinea che la domanda di “contanti in cassaforte” da parte delle banche nazionali, che rappresenta una componente minore della circolazione totale (4%-6%), mostra una minore sensibilità agli eventi di crisi.
Quindi questo report, analizzando a mio avviso in maniera molto interessante ed attenta quattro diverse situazioni di crisi già avvenute mette in rilievo diverse possibili ulteriori circostanze di stress innescate da eventi non sempre prevedibili e originate da un accelerazione nella ricerca del contante da parte dei cittadini. Che potrebbe non trovare risposta immediata da parte degli Istituti di credito, stante le riserve disponibili.
Volendo usare un termine più visivo: si creerebbe una strozzatura. Seguita con ogni probabilità dal panico. Pure in ragione del fatto che l'abitudine all'uso del contante è radicata in molti Paesi dell'U.E. Perché il contante fornisce ancora una sicurezza simile a una coperta di Linus dalla quale difficilmente ci sentiamo di doverci separare. Viene definito una "ruota di scorta", per i sistemi di pagamento più comuni.
Il report, ad un'attenta lettura, prende in considerazione anche eventi più micro che macro come il guasto infrastrutturale spagnolo che ha portato a un vasto blackout dei bancomat.
Orbene quello che dal punto di vista educativo e formativo avrebbe dovuto essere oggetto di interesse da parte dei media non è tanto il sensazionalismo che è rimbalzato praticamente ovunque ma il concetto di crisi che può innescare la ricerca del contante. Una crisi che potrebbe non essere identica al passato e potrebbe addirittura evolversi o verificarsi, senza un immediato assorbimento, in concomitanza con altre.
Si pensi a due fattori, entrambi tragici: un evento di guerra su vasta scala e un attacco di cybersecurity. I sistemi economici di pagamento possono andare in tilt con facilità. In special modo poi dove la burocratizzazione è alta. I pagamenti continuativi sono usuali. Non è quindi solo una questione di spesa. Il classico esempio di fare scorte nel supermercato. Si tratta di rapporti di credito/debito molto radicati e più fragili di quanto non si pensi.
Il nostro sistema é sano? Ha una exit strategy?
Di fronte a un fallout radioattivo e un attacco informatico su vasta scala esiste un circuito alternativo e underground a mezzo del quale immettere denaro contante in circolazione? La risposta è no. Durante la pandemia abbiamo assistito a ipotesi "stop & go" di helicopter money per promettere e distribuire importi come forme di risarcimento che non hanno veramente ottenuto risultati concreti. Sono stati d'aiuto. Ma verosimilmente sono stati episodici.
La reazione del nostro sistema all'assenza di contante in un momento in cui non si riuscirebbe a procurarselo o in cui i pagamenti digitali non fossero percorribili è fortemente critica e orientata a un disagio che non andrebbe sottovalutato.
Se vuoi leggere il report della BCE