Non direi proprio, come si legge e si ascolta nei primi commenti, che il Nobel per la Pace dato alla leader dell'opposizione venezuelana María Corina Machado è una sconfitta per Trump.
Fa quasi pensare, al contrario, a una occulta capacità del governo degli Stati Uniti di influenzare i giurati del premio.
C'è un delicato equilibrio tra Trump e il suo Segretario di Stato Rubio, figlio di emigrati cubani, eletto con i voti degli ispanoamericani.
Mentre le relazioni con Cuba sono sostanzialmente stabili, il regime di Maduro in Venezuela -si tratta di una dittatura in mano a uno stretto gruppo di leader corrotti- è abbastanza debole e attaccabile.
Nicolás Maduro; Diosdado Cabello (per capire il personaggio, guardate su youtube qualche scena della sua trasmissione televisiva 'Con el mazo dando': 'Dando manganellate'); Jorge Rodríguez, cinico psichiatra accecato dall'odio; sua sorella Delcy Rodríguez... Tutti molto lontani dal possedere il carisma che aveva Hugo Chávez.
Il sostegno di Putin all Venezuela è quasi scomparso. Ciò che serve per una destituzione di Maduro è una figura dell'opposizione presentabile.
Il regime di Maduro ha ridotto al silenzio gli oppositori con la forza: vessazioni di ogni tipo, incarcerazioni. Ma bisogna anche dire gli oppositori non sono riusciti a fare efficacemente fronte comune, sono indeboliti da interessi personali e gelosie trasversali; e sono ormai pressoché tutti in esilio.
María Corina Machado, per lungo tempo emarginata all'interno della stessa opposizione per la sua posizione liberal-conservatrice, è l'unica figura rimasta risolutamente sulla scena, in Venezuela, ancorché costretta alla semiclandestinità.
Il Premio Nobel è una legittimazione presso il mondo, ma anche presso gli oppositori venezuelani di di differente orientamento politico.
Per cogliere il senso di tutto questo basta guardare su youtube un breve video di un po' di anni fa.
Un pubblico confronto tra María Corina e Hugo Chávez.
"Respeto al sector privado de Venezuela", chiede María Corina. Si può anche non essere del tutto d'accordo con la sua difesa degli imprenditori venezuelani.
Ma la risposta di Hugo Chávez , machista e sprezzante, è agghiacciante.
"Está afuera del ranking para hablar conmigo", non ha titolo per parlare con me.
"Águila no caza moscas", l'aquila non caccia mosche; io sono un'aquila, tu sei una mosca.
Ciò che certamente non manca a María Corina Machado è il coraggio.
Premio Nobel al coraggio, dunque. Ma anche Premio Nobel come protezione. A María Corina era stato impedito di candidarsi alle elezioni. D'ora in poi questo non potrà accadere.
L'ultimo oppositore rimasto, anzi: l'unica oppositrice rimasta, oggetto di costanti pubbliche minacce, è in virtù del premio d'ora in poi inattaccabile.