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Una riflessione, dalla pretesa filosofica, sugli eventi di questi giorni che hanno visto emergere con forza in Italia la voglia e la volontà di rompere la cornice dentro la quale sono quotidianamente, e anche violentemente, veicolate le narrazioni manipolatorie della realtà. Il tentativo è quello di provare (una forma di esercizio del principio speranza) ad assegnare all'iniziativa della Global Sumud Flottilla e alle manifestazioni che lunedì 22 settembre 2025 hanno riempito le piazze di Milano, l'anticipazione ela prefigurazione, forse, di quanto bolle in pentola e sta emergendo. Ho provato a paragonare l'evento (iniziativa) Flottilla alla scintilla. Nel farlo mi sono collegato a Elias Canetti e al suo libro, per me una bibbia da sempre, MASSA E POTERE.


Da un punto di vista filosofico la scintilla rappresenta un evento, uno scatto, un momento di illuminazione, sia in senso intellettuale (la scintilla dell’ispirazione) sia metafisico o spirituale (la scintilla animae di Meister Eckart).

La scintilla si collega all’uso simbolico della luce come metafora della verità, della consapevolezza e dell’illuminazione della mente. In termini metaforici la scintilla può essere vista come l’inizio di un processo emergenziale di trasformazione, espressione di immaginazione e di creatività, un processo portatore di cambiamento. Come tale la scintilla è portatrice di significati e di senso, evoca epifanie o intuizioni improvvise, che si mostrano subito nella loro essenziale capacità di attivare e alimentare processi di conoscenza, di comunicazione filosofica e di pensiero. 

La Global Sumud Flottilla (al di là della volontà di chi l’iniziativa ha voluto) in questo contesto è un evento che si è presentato nella sua (im)prevedibilità emergenziale, una scintilla potente, piena di energia, carica di potenza di illuminazione, portatrice di potenziali cambiamenti, sicuramente in termini di nuove conoscenze e di conoscenza, di consapevolezza e di assunzione di responsabilità. Un evento capace di trasformarsi in azioni politiche e di cittadinanza attiva. 

La Flottilla, come la scintilla, è portatrice di significati e di senso, attiva elementi di conoscenza e di consapevolezza, spinge all’azione e ad un agire responsabile capace di trasformare la realtà e il mondo. 

La scintilla opera come una soglia, un punto di accesso (accensione), che può apparire all’inizio minuscolo e insignificante, cui fa seguito un potenziale cambiamento o una trasformazione reale. 

Con la soglia la scintilla condivide l’idea di inizio, di momento di passaggio. La soglia appare come il luogo liminale (non solo fisico), uno spazio intermedio di transito, capace di dare luogo a metamorfosi o aperture verso nuove dimensioni della realtà e della coscienza. Arrivati alla soglia, prima ancora di attraversarla, la scintilla è la piccola luce, l’energia, la forza energetica, che favorisce una scelta e spalanca il passaggio, rendendo possibile il superamento della soglia, l’innesco di un potenziale cambiamento, di nuova conoscenza, di un passaggio verso l’Oltre e l’Altrove come portatori di nuovi scenari futuri. Scenari nei quali, e qui sta un potenziale rischio, varcata la soglia, si taglia ogni ponte (cosa succederà di fronte alle spiagge di Gaza?) per un eventuale ritorno. 

La Flottiglia la soglia l’ha già superata, con coraggio, volontà e determinazione. L’Oltre al di là di questa soglia non è dato, a contare è il passo fatto per rompere e varcare la soglia dell’indifferenza e della passività, portandosi con sé una forza e una energia nuove, che derivano dalla consapevolezza che ciò che conta oggi, più che mai, è rimanere umani, difendere l’umanità tutta, praticare “l’umanità”, al di là delle proprie opinioni, fedi, affiliazioni e idee religiose o politiche. 

A qualunque latitudine Facciamo parte della stessa comunità Ogni uomo, ogni donna, ogni piccolo di questo pianeta, ovunque nasca e viva, ha diritto alla vita e alla dignità. Gli stessi diritti che rivendichiamo per noi appartengono anche a tutti gli altri e le altre. Senza eccezione alcuna. Restiamo umani Anche quando intorno a noi l’umanità pare si perda. ( Vittorio Arrigoni)

La realtà attuale, fatta da crisi emergenziali e malattie psichiche diffuse, sta sperimentando innumerevoli fenomeni emergenti, non ancora consolidati e in cerca di attrattori, che trovano nelle metafore della scintilla e della soglia potenti strumenti di comprensione, di analisi e di narrazione. Scintilla e soglia sono, in questo contesto, metafore filosofiche potenti per la loro funzione e la loro natura simbolica nel descrivere processi di trasformazione in atto e di conoscenza. 

In questa realtà, oggi vissuta da molti con malessere, la vita quotidiana, individuale e collettiva, sta attraversando un momento di insofferenza e di turbolenza crescenti, che può determinare l’innesco inaspettato e imprevedibile di sciami di scintille, capaci di dare origine e impulso al cambiamento. Ogni scintilla, che può manifestarsi come un singolo bagliore o come uno sciame di scintille, come quelle generate da un falò di rami secchi di abete, rappresenta un momento di germinazione e di propagazione, che si può caratterizzare per la sua rapidità di espansione, intensità e potenzialità di generare caos, disordine, trasformazione. 

Scoccata la scintilla ci si trova su una soglia, su un confine, in una zona liminale, di passaggio, un punto di transizione tra due stati, condizioni, mondi differenti. C’è una soglia che indica il passaggio dall’ignoranza alla conoscenza, dalla passività all’azione, da un prima a un dopo, da una realtà consolidata, ordinaria, accettata come l’unica possibile a un’esperienza nuova. La scintilla implica il rischio di provocare un incendio, di varcare un limite, mentale, spaziale, temporale, con tutti i rischi che ne derivano, compresa la tensione che sempre si genera quando si lascia una strada certa e non si sa a quale strada incerta si sta andando incontro. 

La scintilla è all’origine di conoscenza e di potere, con la sua energia può accendere la vita e dare senso alla parola, può anche scatenare incendi, falò, come quelli che Elias Canetti associava alla massa e al potere, ma che sono anche per loro natura fattori di creazione e di distruzione insieme. Anche la scintilla può essere all’origine di un gesto distruttivo. Lo è ad esempio nel romanzo Autodafè di Elias Canetti quando si manifesta nello scatto iniziale che porterà il protagonista del libro (Brand, in tedesco “incendio”) a bruciare e a distruggere tutti i suoi innumerevoli libri. 

La scintilla, così come la scrittura, è espressione di un impulso vitale, di curiosità, di fiamma che illumina l’oscurità. Oggi la scintilla sfida la notte dell’Occidente, il vuoto della politica Europea, l’ignavia e l’asservimento dei leader politici, la morte che si va diffondendo con le guerre in corso e quelle già emergenti, la distruzione che tanti percepiscono ormai imminente, distopicamente inevitabile. 

l'evento è sempre una rottura diqualcosa, una caduta: le cose emergono quando l'equilibrio è distrutto, quando qualcosa va storto

La scintilla (flottilla), per parafrasare il filosofo Slavj Zizek, è un evento miracoloso, “definibile” come l’effetto che sembra eccedere le proprie cause”. 

La scintilla è ciò che si apre nello iato che separa un effetto dalle sue cause, che trova spazio ed emerge dalla realtà stessa, per minare ogni schema stabile e consolidato di interpretazione, per trasfigurarla, cambiarla rispetto a come ci appare, dandole nuove forme, facendola nuovamente respirare. 

Come evento, la Flottilla è la scintilla che ha fatto emergere dall’inconscio le cose che non sappiamo di sapere (gli unknown knowns di Freud), la “conoscenza che non conosce sé stessa” (Lacan). 

L’iniziativa evento della Flottilla ha il potere, non solo mediale e non da sola, di cambiare la cornice attraverso la quale percepiamo il mondo e ci impegniamo in esso. 

Questo cambio di cornice potrebbe (in parte, perché il fenomeno è in corso da più tempo) spiegare perché dal nulla, senza alcuna organizzazione e/o pianificazione, nelle piazze di lunedì 22 settembre in Italia si siano presentate centinaia di migliaia di persone, passate dall’inerzia e dalla passività alla manifestazione pubblica e incarnata di un dissenso e di una volontà politica. 

A nulla sono valse ore di comunicazione politica agita(ta) per nascondere e manipolare la realtà. Il Reale ha invaso questa realtà e in un singolo giorno ne ha rovinato l’immagine, la narrazione e la reputazione. 

Al momento siamo a un semplice mutamento della cornice di riferimento ma ciò che sta accadendo nasce da una forza potente, mai reprimibile, che si chiama fantasia, strumento di desiderio, che potrebbe portare alla demolizione, distruzione e sostituzione delle cornici che cominciamo a sentire come vincolanti, inadeguate, insopportabili per la loro responsabilità nel renderci insensibili, ciechi. 

l'evento flottilla è il tentativo di superare l'idea della propria impotenza di fronte a forze superiori per denunciarne l'illusorietà. la fuga dalla realtà con la sua pasiva accettazione è una fuga dalla responsabilità

Quello che sta emergendo (succedendo) suggerisce anche una riflessione aggiuntiva riferita all’era delle macchine in cui ci troviamo a vivere. Così come la cornice della realtà nella quale ci hanno costretto narrazioni e comunicazioni manipolatorie intensive e pervasive, anche la tecnologia è oggi strumento potente di manipolazione. Come umani, oggetto di questa manipolazione, abbiamo perso la nostra caratteristica di apertura alla realtà, non siamo più propriamente umani. 

Il superamento della soglia comporta allora l’uscita dallo schermo visto come una cornice che ci sta impedendo di essere umani. Rompere la cornice parte dal diventare coscienti e dal farsi carico dell’essenza della realtà attuale che è poi un modo per inquadrarla. Fatto questo la si può OLTREPASSARE. 

E quello che sta succedendo grazie alla (scintilla) Flottilla, il suo essere evento, scintilla, soglia delinea l’mergere di un nuovo mondo possibile. Almeno speriamo che sia ancora “Possibile”, che ci sia ancora tempo affinchè lo possa essere.


 

 

 

Pubblicato il 25 settembre 2025

Carlo Mazzucchelli

Carlo Mazzucchelli / ⛵⛵ Leggo, scrivo, viaggio, dialogo e mi ritengo fortunato nel poterlo fare – Co-fondatore di STULTIFERANAVIS

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