Intelligenza sferica: appunti sparsi su come essere geniali e insopportabili

Stavo riordinando alcuni appunti scritti a mano — quelli che tutti accumuliamo tra letture, conversazioni, intuizioni mattutine e ossessioni notturne — quando mi sono reso conto che diversi frammenti apparentemente scollegati parlavano, in fondo, della stessa cosa. Intelligenza. Non quella misurata dai test, non quella certificata dalle università, non quella celebrata dalle conferenze TED. Un'altra intelligenza: quella scomoda, quella che vede pattern dove gli altri vedono caos, quella che ha ragione troppo presto, quella che ti fa odiare dalle persone giuste. Ho deciso di tentare un esperimento: intrecciare questi appunti in un unico flusso, senza la pretesa di costruire un saggio organico ma con la curiosità di vedere se le connessioni emergessero da sole. Come quando lasci cadere limatura di ferro su un foglio e sotto ci passi una calamita: le forme appaiono, rivelando campi invisibili. Esperimento riuscito? Chi lo sa. Ma forse proprio questa incertezza fa parte del punto.