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Hai mai notato come le aspettative influenzino i risultati? Ti è mai capitato di pensare che qualcosa sarebbe andato storto e, puntualmente, è successo? Oppure, al contrario, di affrontare una sfida con fiducia e ottenere proprio ciò che desideravi? Questo fenomeno ha un nome: profezia che si auto-avvera.

“La vita è una profezia che si autoavvera. Puoi non ottenere ciò che desideri, ma a lungo andare otterrai ciò che ti aspetti.” (Denis Waitley)

Per la prima volta, questo fenomeno psicologico è stato descritto dal sociologo Robert K. Merton nel 1948, questo concetto spiega come le nostre credenze influenzino inconsciamente i nostri comportamenti, portando a risultati che sembrano confermare le aspettative iniziali. In altre parole, ciò che crediamo tende a diventare realtà, non per una magia, ma per il modo in cui agiamo in base a quelle convinzioni iniziali. 

Come funziona la profezia che si auto-avvera? 

Il meccanismo è più semplice di quanto sembri. Si articola in tre fasi fondamentali:

  1. Si forma una credenza o aspettativa– Può essere positiva o negativa. Ad esempio, un insegnante crede che uno studente sia particolarmente dotato o, al contrario, che sia poco portato per una materia.
  2. La credenza influenza il comportamento– Sulla base di questa aspettativa, l’insegnante interagirà in modo diverso con lo studente: lo incoraggerà di più se lo ritiene capace o, inconsciamente, lo trascurerà se pensa che abbia meno talento.
  3. Il comportamento modifica la realtà– Lo studente percepisce il trattamento ricevuto e, nel tempo, sviluppa maggiore sicurezza (o insicurezza), ottenendo risultati che confermano l’idea iniziale dell’insegnante. 

Questo processo si verifica in tantissimi ambiti della vita: nelle relazioni personali, nell’educazione, nel lavoro e persino a livello sociale. 

Gli effetti sulla vita di tutti i giorni 

La profezia che si auto-avvera può essere un’arma a doppio taglio. Può limitare il nostro potenziale o, al contrario, aiutarci a superare ostacoli che sembravano insormontabili. 

  1. Nella vita personale 

Se crediamo di non essere abbastanza bravi per qualcosa – che sia una carriera, una relazione o un obiettivo personale – il nostro comportamento rifletterà questa insicurezza. Eviteremo di provarci, di prendere iniziative o di impegnarci a fondo, e alla fine il fallimento sembrerà inevitabile. 

D’altra parte, se sviluppiamo una mentalità positiva, iniziamo ad agire come se il successo fosse possibile, aumentando di fatto le probabilità di ottenerlo.

  1. Nell’educazione 

Uno degli esempi più studiati della profezia che si auto-avvera è l’Effetto Pigmalione, dimostrato dagli psicologi Rosenthal e Jacobson. In un esperimento, alcuni insegnanti vennero portati a credere che alcuni studenti fossero più promettenti di altri (senza che ciò fosse vero). Nel tempo, quegli studenti ottennero risultati migliori, proprio perché gli insegnanti li trattavano in modo più stimolante. 

Questo dimostra quanto le aspettative di chi ci circonda possano influenzare il nostro sviluppo. 

  1. Nel mondo del lavoro 

Se un capo ritiene che un dipendente sia poco motivato, tenderà a dargli meno responsabilità o a non coinvolgerlo in progetti importanti. Il dipendente, sentendosi sottovalutato, perderà interesse, confermando così l’idea iniziale del suo superiore. 

Al contrario, credere nel potenziale delle persone le porta spesso a esprimere il meglio di sé, perché si sentono valorizzate e supportate. 

  1. A livello sociale 

La profezia che si auto-avvera ha un impatto anche su larga scala. Se in una società si diffonde l’idea che certe persone o gruppi abbiano minori possibilità di successo, questa convinzione può diventare un ostacolo reale, limitando opportunità e rinforzando stereotipi. 

Pensiamo, ad esempio, alla discriminazione nel mercato del lavoro: se si crede che un candidato proveniente da un certo contesto abbia meno competenze, potrebbe ricevere meno opportunità e confermare, così, il pregiudizio iniziale. 

Come possiamo usare questo “potere” a nostro favore 

La buona notizia è che possiamo sfruttare la profezia che si auto-avvera in modo positivo. Ecco alcuni suggerimenti pratici: 

Coltivare pensieri positivi – Invece di focalizzarci su ciò che potrebbe andare storto, concentriamoci su ciò che vogliamo ottenere e su come possiamo arrivarci. 

Circondarsi di persone che credono in noi – Le opinioni altrui influenzano la nostra autostima. Stare vicino a chi ci supporta e ci incoraggia può fare la differenza. 

Essere consapevoli del nostro impatto sugli altri – Le nostre parole e le nostre aspettative possono influenzare profondamente chi ci sta intorno. Incoraggiare invece di criticare può trasformare le persone. 

Agire come se il successo fosse possibile – Anche se abbiamo dubbi, comportarci come se ce la potessimo fare ci porterà a sviluppare le competenze e la sicurezza necessarie per riuscirci davvero. 

Conclusione 

Le nostre convinzioni non sono semplici pensieri, ma forze che modellano la realtà. Se crediamo di non essere capaci, troveremo inconsciamente conferme a questa idea. Se invece crediamo nel nostro potenziale, inizieremo a comportarci in modo da renderlo reale. 

La domanda allora è: quale realtà vuoi costruire per te stesso?


 

Pubblicato il 13 maggio 2025

Giuseppe Sferrazzo

Giuseppe Sferrazzo / Formatore e docente di Comunicazione efficace, Soft Skills, Personal branding ed Etica Digitale | È necessario essere disposti ad imparare prima di insegnare - Amo creare un "clima" costruttivo con la Comunicazione

gi.sferrazzo@gmail.com