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C'è un'emergenza sociale in questo Paese di cui si sente parlare solo nelle ricerche. Numeri che vengono presentati periodicamente all'attenzione di qualche Ministero, ma ho come l'impressione che la problematica di tipo sistemico finisca per deresponsabilizzare chi dovrebbe occuparsene.


Se in Italia ci sono oltre due milioni di persone, 2.000.000 è una cifra impressionante, peggio di noi c'è solo la Romania, di età compresa tra i 15 e i 34 anni, che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione, a chi affidiamo il compito di provare a dare una qualsiasi risposta di senso per arginare il fenomeno?

Lo slang della sociologia li chiama NEET - Not in Education, Employment or Training - quindi a chi demandiamo risposte politiche, sociali ed economiche per dare a questi ragazzi e a queste ragazze una qualche prospettiva di futuro?

Scuola, famiglia, lavoro, sanità? È come se ci fosse un cerino acceso nelle mani di quel famoso villaggio che da solo dovrebbe servire ad educare chi viene dopo di noi, ma mentre la fiamma si consuma la cifra aumenta, i disagi si moltiplicano e le speranze spengono gli ultimi lumicini.

Non è difficile immaginare che in una società votata alla performance lo stigma di sfigati smidollati che questa generazione si porta a spasso risulti poco "sexy", per dirla con il linguaggio dei centri media. Non sono un target, non votano, non comprano, chissenefrega. Ma poi chi li ha mai visti, questi sfaccendati? Mica stanno nelle nostre case i Neet, noi abbiamo figli che studiano, lavorano, s'informano, sognano, hai visto mai che le colpe dei Neet sono proprio dei Neet?

Con Alessandro Ghidini, Fabio Ranfi, Elena Inversetti e Federico Capeci, abbiamo deciso di farvi finalmente conoscere questa famigerata "generazione neet". Due milioni non ci stavano sul marciapiede di via Conte Rosso, ma grazie al progetto Human Memories li/le potete incontrare proprio lì, nei paraggi di Aedicola Lambrate, tra le panchine del parco, i giornali, la chiesa, la fontanella e la cabina telefonica. Sì, lo so, sembra quasi un villaggio.

Vi aspettano tra le 16:30 e le 18:30 di domani, sabato 25 ottobre con Jukebox Neet: una performance teatrale di strada, in cui attori e attrici diventano “tracce viventi” dei vari profili sociali e psicologici di Neet. Passeggiando per via Conte Rosso sarà possibile incontrarli, ascoltarli, scegliere la loro storia come in un jukebox: un’esperienza immersiva aperta a tutti, interattiva e ripetibile, per dare voce e volto alle storie dietro un dato.

Dalle 18:30 alle 19:30 ci sarà la presentazione del libro “Neet. I 7 volti di una generazione in attesa", con autori e autrici del volume appena pubblicato da Franco Angeli.

Mi sembra una cosa bellissima, vi si aspetta, spargete la voce.


Pubblicato il 24 ottobre 2025

Carlo Mazzucchelli

Carlo Mazzucchelli / ⛵⛵ Leggo, scrivo, viaggio, dialogo e mi ritengo fortunato nel poterlo fare – Co-fondatore di STULTIFERANAVIS

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