La danza rosa dell'aurora borale: una notte di San Silvestro indimenticabile!

L'aurora boreale che ha danzato nei cieli italiani proprio nell'ultima notte dell'anno rappresenta un raro dono della natura, un ponte tra cielo e terra che si manifesta raramente alle nostre latitudini. È come se il cosmo stesso avesse voluto celebrare con noi il passaggio al nuovo anno, regalandoci uno spettacolo che normalmente è riservato alle terre del Nord del globo.

L'arte di liberarsi dei libri, ovvero: chi ha paura di (cestinare) Virginia Woolf?

Che altro è buttare un libro se non una condanna a morte, una censura delle idee? Già, più o meno come buttare un cartone della pizza: anche su questi ultimi possono riportate scritte, notizie, racconti. Non è forse vero che ne Lo zoo di vetro Tom scriveva poesie in un magazzino stipato di scatole di scarpe? Le scatole stesse raccoglievano, nel grigiore silente della polvere, quel proibito anelito a una fuga impossibile. Erano parole dai toni patetici o letteratura in essere? Williams lascia che a insinuare la risposta sia il pubblico affranto.

Leggevo e rileggevo lo stesso libro molte volte

La vera magia della lettura: non solo un'attività mentale, ma un'esperienza che coinvolge tutti i sensi, che ci fa sentire vivi e connessi con qualcosa di più grande di noi. È una gioia semplice ma profonda, che solo chi ama veramente i libri può comprendere fino in fondo.

Capitoli di speranza

In questo nuovo anno, mentre il mondo ancora risuona di echi di conflitti, sogniamo una metamorfosi universale: che ogni esplosione di guerra si trasformi in fuochi che illuminano cieli di pace, che ogni lacrima di dolore diventi rugiada di gioia mattutina.

Cultura STEM e cultura umanistica devono dialogare

Il sapere scientifico deve innestarsi su un pensiero di base umanistico che consenta di fare scelte più consapevoli sui problemi e i valori in gioco. Perché la cultura STEM, da sola, nulla ci dice sul perché valga la pena vivere.

L'arte di essere se stessi

Una delle cose che mi affascina di più è proprio parlare di fronte ad un gruppo di ragazzi e ragazze, così diversi eppure così incredibilmente uniti dalla curiosità. Ed è stato proprio durante uno dei miei corsi che uno studente mi ha rivolto una domanda che ho trovato quasi ascetica per la sua giovane età: ”Dottoressa, ma secondo lei cosa vuol dire fare la differenza”? Bellissima domanda mi sono detta, però.

La magia di una comunicazione perduta

La scomparsa graduale delle cassette postali sta segnando la fine di un'era romantica di comunicazione. Questi simboli di connessione umana, un tempo punti di incontro tra pensieri personali e distanze geografiche, stanno lentamente sbiadendo nel paesaggio urbano. Le lettere scritte a mano, le cartoline dai colori sbiaditi, i francobolli accuratamente scelti, stanno cedendo il passo alla rapidità fredda delle email e dei messaggi digitali.

Leggo...

"𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘤𝘳𝘦𝘥𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘪 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘪 𝘷𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩é 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘰𝘯𝘰 𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢. 𝘓𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘢 𝘳𝘢𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘱𝘶𝘰 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘳𝘦 è 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘪 è 𝘮𝘦𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘪" (𝘐𝘵𝘢𝘭𝘰 𝘊𝘢𝘭𝘷𝘪𝘯𝘰).

Carta o schermo pari (non) sono?

In un contesto dominato dalla tecnologia digitale e dalle nuove conoscenze delle neuroscienze e della psicologia cognitiva, interrogarsi sul ruolo della lettura nello sviluppo del nostro cervello e nell’apprendimento può essere un viaggio utile e pieno di sorprese. Immersi dentro il surplus informativo della nostra epoca tecnologica e digitale, il rischio è di vedere messa in crisi l’emergenza della conoscenza e l’apprendimento, ma soprattutto la capacità della lettura profonda.

Leggendo e riflettendo

Chi, di fronte alla realtà malata odierna, ha un rigetto esistenziale, può rivolgersi alla lettura, sia essa intensiva o estensiva.

Il lavoro del lettore

Non è una colpa e non bisogna nemmeno criticare coloro che non amano leggere. Probabilmente non lo hanno mai fatto e non sanno neanche cosa si perdono.