TESTI[1014]
Il gioco di prestigio di Turing. Computabilità al posto della complessità
Turing propone di leggere gli stati del mondo -complessi, caotici, non lineari- attraverso una 'macchina a stati discreti'. Questo è il senso della 'computazione'. La proposta finisce per essere un gioco di prestigio: risolvere i problemi impliciti nella 'calcolabilità' tramite la 'computabilità'; porre la simulazione al posto dell'osservazione; guardare i sistemi complessi tramite modelli che sono sistemi meccanici. Sostituire al mondo la rappresentazione del mondo proposta da una macchina detta computer.
Comandavo server in California, ma mangiavo riso a Milano
Couffignal non sviluppa un sistema teorico esplicito sull’informalità del pensiero, ma nel suo Les machines à penser mostra grande cautela: non riduce il pensiero umano al solo calcolo logico e ammette che le macchine possono “simulare” solo una parte delle funzioni cognitive, e in modo comunque condizionato dalla struttura e finalità del progettista. Scrive infatti che una macchina è un instrument mental, ma non un être pensant. E insiste sul fatto che ogni automa è costruito secondo finalità umane: il pensiero, in quanto tale, non è imitabile integralmente. Quindi sì, il tuo passaggio è fedele allo spirito del testo, anche se andrebbe temperato per non proiettare troppo sul Couffignal del 1952 concetti sviluppati pienamente solo decenni dopo