TESTI
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: Siamo scimmie intelligenti?
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Siamo evoluti dalle scimmie ma cosa ci distingue da esse se molti dei comportamenti che caratterizzano l’Homo Sapiens digitale del terzo millennio sono simili a quelli dei suoi antenati? A distinguerci da loro è il grado diverso di intelligenza e di capacità comunicativa (con le scimmie condividiamo la comunicazione gestuale), ma soprattutto la libertà.
La libertà si conquista con la consapevolezza
La consapevolezza non è un punto di arrivo, ma un cammino fatto di curiosità, di umiltà intellettuale, di disponibilità a mettere in discussione persino le nostre convinzioni più radicate. È un movimento continuo che ci permette di attraversare la complessità senza esserne travolti.
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: Libertà di scelta ed emozioni
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Molte emozioni sono oggi il semplice prodotto di reazioni chimiche. Ci si rivolge a medicine, pillole e cocktail vari per gestire le emozioni. Così facendo ci si affida a entità sconosciute dalle quali rifornirsi di quanto serve per dormire, eccitarsi artificialmente, fare sesso, curare depressioni e ansie, alimentare desideri, ma anche per un colloquio di lavoro o per un incontro organizzato attraverso una piattaforma digitale di dating. La chimica serve all’individuo a trovare nel privato l’eccitazione che manca. Viene usata da altri per contenerne o per canalizzarne l’eccitazione, l’euforia e le emozioni (vedi l’odio e la rabbia verso i migranti) pubbliche e politiche.
Gurdulù, Torrismondo e Carlomagno
Come ho scritto nel mio libro "L'Intelligenza Inesistente", io credo che molti di noi vivano oggi nella totale inconsapevolezza con la quale andiamo in giro per il mondo lasciando tracce digitali di noi, pronte per essere "messe a valore" dai tecnocrati della Silicon Valley, serviti dalla loro migliore paladina, l'intelligenza artificiale. Che cosa verrà da qui in avanti non lo sappiamo, e per scoprirlo non ci aiuterà una tecnologia che basa le sue previsioni sull'ipotesi che il futuro sarà una replica di quanto accaduto nel passato. Comprendere questo fenomeno, però, può aiutarci a costruire tecnologie alternative, che promuovano la convivialità e la partecipazione diffusa, a scuola come nella società.
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: Immersi in realtà multiverso
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Abituati come siamo a passare dal reale al virtuale senza percepirne la differenza, forse non ci rendiamo conto di vivere in molteplici realtà parallele, dentro una specie di multiverso (uno dei tanti possibili vista l’infinità dell’universo reale) composto da universi alternativi possibili, da noi abitati con quello che Sherry Turkle ha descritto come l’itself, un sé con cui oggi sperimentiamo in simultanea sia gli universi fisici sia quelli virtuali. Tutti siamo ormai colonizzati da forze tecnologiche potenti e pervasive che agiscono come elemento ambientale (ossigeno e carbonio) necessario per la vita sul pianeta Terra, come strumenti di interpretazione di una fase dell’evoluzione umana denominata Antropocene, e come mezzi relazionali per la socialità del terzo millennio.
E se guardassimo con occhi diversi?
Talmente abituati a guardare le cose sempre allo stesso modo siamo diventati ciechi. Gli occhi funzionano, il meccanismo non si è rotto, ma è come se non vedessimo, forse perché abbiamo disimparato a guardare. Eppure dovremmo sapere che noi non vediamo mai le cose come sono ma le vediamo come siamo. Provare quindi a guardare con occhi diversi è un primo passo per renderci conto di chi siamo, di cosa siamo diventati e forse scoprire un po’ di nostalgia per come eravamo, guardavamo.
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: Velocità e senso dell’urgenza
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Il tempo non lineare, accelerato, compresso e pulsante dell’istantaneità del feedback e della velocità che caratterizza il mondo digitale è viscoso, fa da attrito per tutti gli elementi con cui è in relazione, si contrae come un buco nero non lasciando dietro di sé alcuno spazio ma un semplice campo gravitazionale così intenso da non lasciare sfuggire nulla, neppure le tante azioni che caratterizzano socialmente i mondi abitati dalle moltitudini della Rete[1]. Determina una vera e propria tirannia dalla quale sembra impossibile ma anche indesiderabile sottrarsi. Richiede reazioni immediate, impedisce di tergiversare e indugiare sulle cose, di cogliere l’intervallo che sempre precede una decisione, ma soprattutto di interpretare e riflettere, fare delle scelte oculate, razionali e logiche, di differirle spostandole in là nel tempo sottraendosi al ricatto della velocità binaria del mezzo digitale.
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: tempi tecnologici
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Viviamo in una terra di mezzo, non solo geografica ma cognitiva. Viviamo nello splendore illuminato dai display dell’era tecnologica ma come umani siamo ancora al di qua della barriera che ci protegge dalla possibile barbarie e dall’oscurantismo. Non più sicuri della capacità protettive delle nuove tecnologie di tenere lontano l’inverno che sta arrivando (sperando che come nel Trono di spade non arrivi mai….), come le guerre in corso stanno testimoniando. Staimo sperimentando un periodo storico di durata non prevedibile e indeterminata, nel quale il vecchio ordine è morto ma non ne è ancora nato uno nuovo. Tutti percepiscono che gli eventi parlano di trasformazione, disruption e cambiamento, pochi sanno cogliere gli indizi e le propensioni insite nelle situazioni in movimento e rivelatori di ciò che sta affiorando ed emergendo, in termini culturali, politici e sociali.
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: Tempi moderni
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. In questo capitolo parlo di tempi che sono quelli che sono, frammentati, allarmanti, incerti, insofferenti, tempestosi, precari, incapaci di guardare a futuri sereni. Sono i tempi della globalizzazione, dell’immediatezza e della simultaneità del presente continuo con impulsi e bisogni da soddisfare istantaneamente, delle solitudini connesse e affollate di Facebook, delle amicizie virtuali e in assenza di corpo. Per alcuni viviamo alla fine dei tempi e non è rimasta che la forza della disperazione, per altri siamo testimoni fortunati di grandi cambiamenti emergenti, nuove fantastiche opportunità e profonde trasformazioni, per altri ancora siamo semplicemente entrati in una terra di nessuno nella quale non si fa più la storia ma solo cronaca, cinguettii e storytelling[1]. Gli avvenimenti sarebbero da dominare con intelligenza, razionalità e ragione critica ma sembra che non ci siano più strumenti cognitivi adeguati a riuscire a farlo. Forse non è un caso che “coloro che leggono libri e ogni testo stampato diventeranno, in un prossimo futuro, rari come i collezionisti di francobolli”. Le cose stanno così ma questo non significa che le si debbano accettare per come sono.
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: introduzione
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Nell'introduzione del libro qui presentata, sottolineo l’importanza di agire da attore imprevedibile della vita (un cane sciolto), in realtà diventate tecnologiche che tendono a trasformare tutti in semplici automi e protesi meccaniche, al servizio di altri, di élite minoritarie che si sono elette a uniche detentrici del libero arbitrio. Queste élite hanno costruito una narrazione simbolica e semantica della realtà che esalta il regno delle nuove libertà tecnologiche, anche quando esse sono in realtà assenti o manipolate Abituati a queste libertà gratuite molti hanno smesso di interrogarsi sui loro presupposti e le loro conseguenze, senza riuscire comunque a cancellare il bisogno di una riflessione critica. A loro, soprattutto ai più giovani, il libro che ho scritto prova a offrire alcuni spunti utili a cogliere i pericoli che si nascondono dentro un’era dominata dalla tecnologia, a cambiare punto di vista, a riflettere sullo stato di salute della libertà di scelta individuale.
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: Premessa
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Vi si parla di disincanto tecnologico, di inganni digitali, di vie di fuga e alternative possibili. Il richiamo è alla lentezza, al pensiero critico, alla (tecno)consapevolezza per provare a riconquistare spazi privati di libertà personale nei quali esercitare la capacità di scelta e il diritto alla verità, anche se illusoria- Una libertà che non sia negativa e subita, come quella che nasce dal consumismo e dalla costante variabilità di messaggi, prodotti e opinioni. Una libertà non fasulla come quella suggerita da cookie, bot, assistenti personali e algoritmi, ma reale, non automatizzata, vaccinata contro ogni tentativo di condizionarla algoritmicamente. Una libertà che nasca dalla volontà di liberarsi dalla schiavitù dei social network, per esercitare il libero arbitrio, assumendosi tutta la responsabilità che ogni scelta impone. La tecno-consapevolezza è il primo passo verso la libertà. Non è finalizzata a staccare la spina o a rinunciare alle tante opportunità e vantaggi offerti dalla tecnologia. Serve a disvelare l’inganno che la sorregge, a comprendere meglio il ruolo di coloro che la producono e i loro modelli di business monopolistici, guidati dalla volontà di potenza e di dominio del mondo. Serve a comprendere quanto i comportamenti e le nostre vite siano oggi manipolate, tecno-guidate con l’obiettivo di ingaggiarci, addestrarci, renderci tecno-dipendenti, in modo da trasformarci in merce e in semplici consumatori.
Tra temporali e tecnoconsapevolezza
A differenza della ChatGPT che ha accesso a miliardi di dati raccolti, organizzati e preparati dai suoi sacerdoti per aiutarla nella sua attività, i dati e le informazioni a nostra disposizione richiedono da parte nostra uno sforzo, la fatica di andarle a cercare, di leggerle e valutarle, di formulare un pensiero critico utile alla loro comprensione. Tante attività non facili, considerando quanto le informazioni che ci servono siano sommerse dentro narrazioni tendenzialmente manipolatorie, portatrici di disinformazione o semplicemente cattiva informazione.
Riflessioni (tecno)consapevoli sparse
Le trasformazioni digitali da tanti reclamate e decantate ci hanno trasformato, come esseri umani e come cittadini. Dentro un liberismo sfrenato le tecnologie hanno favorito l’individualismo, la ricerca costante del soddisfacimento di interessi singoli, promuovendo una illusoria autosufficienza nella quale uno vale uno e ognuno può affrontare i propri problemi in solitudine, da solo. Abituati a esprimerci liberamente online, abbiamo disimparato a dialogare, smesso di agire come collettività, frammentato i legami sociali e fatto emergere come comportamento primario quello della prevaricazione, dell’imposizione, delle certezze di verità, ecc.
Guarda in alto, oltre lo schermo!
Una riflessione sul film Don't Look Up per dire che il vero messaggio del film è il richiamo a guardare con occhi diversi, attenti, non superficiali ma profondi, con razionalità ed emotività, alla realtà e a cosa ci sta succedendo, alla stupidità diffusa, al linguaggio che pratichiamo, a come si è ridotta la politica, alle emergenti tendenze antiscientifiche in forma di teorie complottiste, alla tanta disinformazione circolante e in particolare alla misinformazione da noi stessi auto-alimentata.
Memoria umana e documanità
Il filosofo Ferraris sostiene da tempo una visione del futuro come radicale cambiamento rispetto al passato per la capacità che ci è data di registrare (documentare) ogni cosa. Grazie alla tecnologia digitale, una registrazione è oggi alla base di ogni comunicazione e interazione, tutto ciò che è registrato diventa sociale. Anche perché più che parlare, oggi scriviamo, più che telefonare, chattiamo e messaggiamo. Tutto questo sta determinando l’emergere di una nuova umanità, una documanità, il risultato di una evoluzione di uomini documentali che attraverso la tecnica hanno sempre lasciato tracce di sé, come Homo faber prima ancora che come Homo sapiens.
Tecnoconsapevolezza: alla ricerca di senso nell’era tecnologica e digitale
La tecnoconsapevolezza come approccio per affrontare le policrisi che caratterizzano un mondo ormai privo di senso nel quale siamo tutti impegnati a dare un senso alla nostra vita e non solo.
La tecnoconsapevolezza che ci manca
Una riflessione sulla tecnoconsapevolezza e la libertà di scelta in un'epoca dominata dagli algoritmi, delle loro preferenze logiche, dai codici stranieri che li governano, dalle scelte di chi li ha implementati.