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Giacomo Leopardi scrive la 'Palinodia al marchese Gino Capponi' nel 1835. Ha trentasette anni. Morirà due anni dopo.


Leopardi legge i giornali. Oggi guarderebbe anche -con il suo esemplare disincanto- qualche talk show televisivo, cercherebbe qualcosa sul Web, darebbe magari anche uno sguardo alle opinioni che circolano qui su Linkedin.

"E meditando sovra i larghi fogli" di giornale, osserverebbe, oggi come allora "gli studi e l’opre stupende, e il senno, e le virtudi, e l’alto saver del secol mio".
Si chiederebbe, oggi come allora: nel "secol nostro", "aureo secolo", che "insegna ai secoli futuri", gli umani soggiornano ormai in un "Eden odorato"? O piuttosto in una valle di lacrime?

Ciò che oggi sta a New York e nella Silicon Valley, duecent'anni fa stava a Londra. E con Londra l'"Anglia tutta/ Con le macchine sue".

Leopardi vive lontano dalle metropoli: Recanati, l'eremo pisano, l'eremo napoletano. Eppure descrive Londra con estrema vivezza: "sotto l’ampie/ vie del Tamigi fia dischiuso il varco,/ opra ardita, immortal, ch’esser dischiusa/ dovea, già son molt’anni". Il tunnel sotto il Tamigi, iniziato nel 1802, sarà inaugurato nel 1842.

Nella mattinata del 27 Dicembre 1831 dal porto di Plymouth è salpato per il suo viaggio attorno al mondo il Beagle. A bordo un entusiasta ventiduenne, Charles Darwin. John Stuart Mill lavora come manager alla Compagnia delle Indie. Charles Dickens si appresta a pubblicare il suo primo romanzo, 'The Pickwick Papers'.
Charles Babbage ha pubblicato nel '32 'On the Economy of Machinery and Manufactures'. Cinque anni dopo ha reso noto il progetto dell'Analytical Engine, il prototipo di ogni computer.

Duecent'anni dopo, le parole di Leopardi non hanno perso nulla del loro fervore evocativo.
Parla del presente, e quasi senza volerlo descrive il futuro. "Da Parigi a Calais, di quivi a Londra,/ Da Londra a Liverpool, rapido tanto/ Sarà, quant’altri immaginar non osa,/ Il cammino, anzi il volo".

Le parole del poeta ci fanno riflettere. Ci invitano, in fondo, a interrogarci: c'è del vero nelle descrizioni del futuro che leggiamo sulle “gazzette” di oggi?
Un nuovo mondo digitale dove la vita di ognuno sarà trasformata - il modo di vivere anche ai giorni nostri si sta trasformando sotto i nostri occhi.

Per vedere davvero cosa ci sta accadendo serve l'acume e la capacità di sintesi del poeta.

Leggiamo ancora tre versi: "E le macchine al cielo emulatrici/ Crebbero, e tanto cresceranno al tempo/ Che seguirà".

"Macchine al cielo emulatrici": trovate, se ci riuscite, una definizione migliore di questa per dire dell'Intelligenza Artificiale di un tipo o di un altro, degli sterminati centri di calcolo di Google e di Amazon, dei computer quantistici che verranno.
Ai giorni nostri possiamo dire, con Leopardi: crescono e cresceranno vieppiù, le macchine.

(Propongo qui una sintesi dell'incipit del mio libro 'Le Cinque Leggi Bronzee dell'Era Digitale. E perché conviene trasgredirle').

StultiferaBiblio

Pubblicato il 15 ottobre 2025

Francesco Varanini

Francesco Varanini / ⛵⛵ Scrittore, consulente, formatore, ricercatore - co-fondatore di STULTIFERA NAVIS

fvaranini@gmail.com https://www.stultiferanavis.it/gli-autori/francesco