Come andare avanti: speranza o coraggio?

Quando scrivo, il concetto sul quale mi soffermo spesso è quello della crisi. Nulla di casuale, anzi molto di contingente, visto che nella crisi ci troviamo tutti. Non tutti ne hanno piena consapevolezza, molti la esorcizzano rimuovendola, alcuni ne hanno già accettato un esito apocalittico e per questo parlano di collasso di una civiltà in atto. Tutti gli altri fingono di non sapere e accettano le narrazioni che la negano parlando d’altro (gli umani sono sempre stati bravi nella fuga…)!

Percepire, Pensare, Agire

Tre operazioni che, stando a quanto scrive il neuroscienziato Boncinelli, il nostro cervello fa per conto suo. Prima ancora che, grazie al linguaggio, l’emergere di una coscienza trasformi il tutto in qualcosa di psichico, personale e personalizzato per ognuno di noi.

Il linguaggio dell’AI (POV #05)

Noam Chomsky e Andrea Daniele Signorelli: Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui parliamo e pensiamo. Da sempre il linguaggio è la frontiera che separa l’uomo dalla macchina. Ma cosa accade quando le macchine iniziano a parlare, scrivere, tradurre, persuadere? L’intelligenza artificiale non ha solo imparato le nostre parole: le ha fatte proprie, rielaborandole in modo statistico e imprevedibile. Due interpreti di questa svolta offrono visioni opposte: Noam Chomsky, linguista e filosofo del linguaggio, teorico della grammatica universale; e Andrea Daniele Signorelli, giornalista e saggista, autore di Technosapiens e Simulacri Digitali, voce critica del rapporto tra AI, cultura e società. Il primo difende la natura innata e semantica del linguaggio umano; il secondo analizza come l’algoritmo ne stia riscrivendo la funzione sociale. Il linguaggio è ancora ciò che distingue l’umano dalla macchina?

Il potere degli oggetti: quando la materia diventa memoria

Viviamo circondati da oggetti. Li usiamo ogni giorno senza pensarci: tazze, vestiti, penne, libri. Altri li custodiamo con cura, come se contenessero un pezzo di noi. Alcuni ci sopravvivono e finiscono in un museo; altri spariscono e restano soltanto nei racconti. Ma dietro questa presenza silenziosa si nasconde qualcosa di molto più profondo: gli oggetti non sono semplici strumenti né meri sfondi della vita umana. Sono presenze attive, capaci di trattenere il tempo, condensare significati, raccontare storie e partecipare alla costruzione della memoria collettiva.

Alla sera leoni, alla mattina robot

Se c’è qualcuno che mostra i segni da disturbo da stress post traumatico, quelli siamo noi quando ci troviamo  di fronte all’irruzione dell’incontrollabile, di quel leone interiore che non si lascia addomesticare e che chiede ascolto e trasformazione. Siamo noi il robot, e di leoni ce ne troviamo di fronte uno nuovo ogni giorno: la tecnologia, le guerre, la crisi economica, il cambiamento climatico

Perchè solo la speranza può salvarci

L'agenda della sostenibilità sta fallendo. Non per mancanza di dati: abbiamo le montagne. Non per mancanza di soluzioni, gli economisti le hanno progettate. Fallisce perché chiede alle persone di accettare i limiti senza offrire nulla in cambio se non la promessa di evitare il disastro. Questa è una proposta perdente, e tutti lo sanno.

Tempi di "flottille", vascelli, navi, navicelle e di coraggiosi folli!

L’avventura della Global Sumud Flottilla è collegabile per me anche al progetto della Stultiferanavis, una iniziativa pensata per folli che nel mondo ignorante, insensibile e disumano attuale appaiono come saggi. - Questo è tempo di vascelli, di viaggi avventurosi e consapevoli, di naviganti coraggiosi e folli, resilienti ma soprattutto resistenti, persone comuni che sentono il richiamo etico e valoriale a fare delle scelte, sfidanti e rischiose, che vanno al di là delle appartenenze politiche, delle fedi e delle ideologie, per reagire alle ingiustizie, alla disumanità teorizzata e praticata e alle persecuzioni, esercitando la responsabilità per andare in soccorso di chi sta male o sta subendo una ingiustizia. In un mondo che va a rotoli siamo tutti alla ricerca di senso e di significati più profondi della nostra esistenza. Mettersi in mare aperto è un punto di partenza, anche per evitare il naufragio che si sta preparando sulla terraferma.

E' tempo di mostrare i nostri colori

Oggi, in più di cento città italiane – da Roma a Milano, da Torino a Napoli – decine di migliaia di persone hanno marciato per chiedere giustizia e solidarietà con Gaza. Uniti nella protesta contro l'intercettazione da parte di Israele della Flottiglia Globale Sumud, un convoglio di oltre quaranta imbarcazioni che trasportavano 500 attivisti internazionali – tra cui Greta Thunberg, parlamentari e avvocati – che trasportavano medicinali e cibo di cui c'era urgente bisogno.

Pensare in un'epoca di previsione algoritmica

C'è un tipo specifico di tempo – chiamatelo ritardo mentale o chiamatelo riflessione o chiamatelo come volete – che sembra sempre più difficile da abitare ora, e intendo ora nel senso che significa sia "questo momento storico" che "questo effettivo secondo di coscienza in cui vi trovate mentre leggete questo", e se questa confusione sembra già fuori luogo potrebbe essere perché l'adesso stesso è stato deformato, che è un po' il punto.

L'Intelligenza Artificiale e la Legge di Amara

Mentre scrivo queste righe nell'ottobre 2025, sto vivendo uno di quei momenti storici in cui la realtà supera la fantascienza, ma non nel modo che tutti si aspettavano. L'intelligenza artificiale ha attraversato il picco delle aspettative gonfiate e sta scivolando inesorabilmente nella "valle della disillusione" , proprio come predetto dalla celebre Legge di Amara, formulata negli anni '80 dal futurista Roy Amara: "Tendiamo a sovrastimare gli effetti di una tecnologia nel breve periodo e a sottostimare i suoi effetti nel lungo periodo".

Tra scienza e religione: spunti sull’ecologia integrale nella Laudato si’

Ho riletto nelle vacanze la Laudato Sì e mi sono reso conto di quanto profonde siano le conoscenze scientifiche da cui scaturisce il concetto di ecologia integrale in una descrizione “che – come dice Peter Kammerer - ha le ali”. Francesco lascia trapelare riflessioni scientifiche profonde di cui è consapevole ed informato, ma che non emergono direttamente e la cui coerenza è rintracciabile in una visione estremamente rigorosa ed aggiornata che proverò ad analizzare. Non a caso Guido Tonelli, il fisico del CERN non credente, fa propria la lettura del creato di Franceso. Io provo qui ad indagare questo percorso così trascurato dalla politica dell’Occidente attuale che riduce a tecnica ogni aspirazione umana. Ricordo che il famoso rapporto Draghi sull’Europa, in un profluvio di tecno-capitalismo cita 21 sigle di organizzazioni internazionali, ma mai l’IPCC e, tanto meno, la Laudato SI’.  Tratto di seguito di un mio punto di vista che dalla scienza osserva il cammino verso la fede nella Laudato. Per Francesco il percorso è ovviamente il contrario. Voglio però osservare come le due direzioni - da scienza a religione e da religione a scienza- nell’argomentazione del Pontefice spesso coincidano e si sovrappongano.

Siamo parole in carne e ossa

Quando, con le nostre voci o con il nostro silenzio parliamo,𝐜𝐢 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐜𝐚𝐫𝐧𝐚𝐧𝐨 in ogni ruga che attraversa i nostri sguardi, in ogni arricciatura che le nostre labbra prendono e in ogni gesto che, partendo da un dentro turbolento e complesso, si dirige sempre verso un esterno dove quel disordine sembra rispecchiarsi, come causa o conseguenza.

Che cos’è il disincanto tecnologico

Da anni parlo di disincanto tecnologico, oggi altri stanno cominciando a comprendere che il fenomeno non è più solo emergente ma diffuso, che il disincanto non è solo un malessere personale di molti, ma un segnale evidente di crisi, di cambiamenti in corso, di trasformazioni e di futuri non ancora disvelati, ma in via di emergenza.

Intervista ImPossibile a George Orwell (IIP #04)

L’AI come nuovo totalitarismo George Orwell (pseudonimo di Eric Arthur Blair, 1903–1950) è uno degli autori più influenti del XX secolo. Scrittore, giornalista e combattente antifranchista, ha denunciato i meccanismi del potere e della manipolazione con una chiarezza che ancora oggi inquieta. I suoi due romanzi più celebri – La fattoria degli animali (1945) e 1984 (1949) – sono parabole del totalitarismo moderno: il primo una satira contro la degenerazione del socialismo reale, il secondo una visione profetica della società della sorveglianza e del controllo mentale. Orwell credeva che la menzogna organizzata fosse la forma più alta di potere e che la verità, anche quando ridotta a una formula banale come due più due fa quattro, fosse l’ultimo baluardo della libertà umana. Cosa penserebbe il creatore del Grande Fratello davanti alla nascita di un’intelligenza che osserva tutto, capace di conoscere i nostri desideri prima ancora che li formuliamo?

Platform Brutality: il nuovo libro di Geert Lovink

In distribuzione il nuovo libro di Geert Lovink, PLATFORM BRUTALITY che racconta come Internet sia diventato parte integrale di tutte le attivtà umane e dei molteplici effetti tossici che ha generato, permeando tutto, vita personali, sociali, politche, media e moltitudini di persone ormai po(a)egate all’uso di una comunicazione brutale, volgare, soprattutto violenta. Il testo suggerisce l’esodo dai social media, un richiamo che faccio da tempo parlando di disincanto verso la tecnologia.

Leggete e diffondete: per Gaza

Faccio mie le richieste di David Adler, attivista ebreo della Global Sumud Flottilla: "urlate contro i nostri patetici rappresentanti e unitevi alla nostra richiesta di un corridoio [per Gaza] ora". Non come un sogno, ma come una politica concreta. Le infrastrutture che non siamo riusciti a completare, gli stati devono costruirle. L’assedio che siamo venuti a spezzare, deve finire una volta per tutte. Se c’è una cosa che ho imparato in questo viaggio, circondato da questi straordinari nuovi amici provenienti da ogni angolo del mondo, è questa: che 𝒍’𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒄𝒐𝒍𝒍𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒂 è 𝒅𝒂𝒗𝒗𝒆𝒓𝒐 𝒖𝒏𝒂 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒎𝒆𝒓𝒂𝒗𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒔𝒂.