A former business manager, philosopher and technologist, he is the founder of SoloTablet (www.solotablet.it), a Web project that since 2010 has promoted critical reflection on technology and its effects, aimed at (Techno)awareness, knowledge and responsibility. An expert in marketing, communication and management, he has worked in managerial and executive roles in Italian and in multinational companies with international responsibilities. Focused on innovation, he has implemented programs aimed at change and innovation, increasing the strategic value of the company's relational capital and customer loyalty, through cutting-edge technologies and innovative approaches. Journalist and storyteller, author of twenty-two books, trainer, speaker at conferences, seminars and conventions. He is an expert in the Internet, social networking, collaborative environments on the network and social network analysis tools. Always available to discuss and dialogue. STULTIFERA NAVIS co-founder.
Sperare รจ diventato stupido?
Diceva Simone Weil che il solo fatto di esistere e di pensare รจ giร una ragione di speranza. Senza futuro e nella convinzione che il meglio appartenga al passato, il futuro ci appare senza orientamento e aspettative, pieno di crisi e di emergenze, ormai diventate la regola. Stiamo tutti insieme rinserrati su un treno delle Nord, sempre in ritardo ma che pure avanza. Proprio per questo non vediamo il treno, di conseguenza non ne elaboriamo alcuna consapevolezza, critica, voglia di (re)azione.
Il realismo capitalista in versione Trump
La percezione che non ci siano alternative ha ricadute drammatiche (sociali, psichiche, mentali, ecc.), aggravate dalla pandemia di solipsismo, narcisismo e individualismo che impedisce ogni forma di sguardo collettivo e solidale sul mondo e sul futuro. Si agisce individualmente illudendosi di cambiare le cose, si perde di vista che non bastano variazioni minime, per cambiare la struttura, il paradigma, la cultura del sistema bisogna farlo insieme ad altri. Su tutto poi, se no si esce dal conformismo, dallโassuefazione, da dipendenza dopaminica delle gratificazioni online, si rinuncia alla libertร , che puรฒ derivare solo dalla nostra capacitร di agire, di capire le cause e i desideri che ci muovono, di abbandonare le passioni tristi, per provare a resistere allโipnocrazia.
Cosa ci aspetta nel futuro?
Ilย futuroย si sa รจ imprevedibile, incerto, dipende sempre dagli altri! Ma รจ ricco di avvenimenti che danno forma adย avvenireย diversi ai quali ognuno puรฒ tentare di dare un senso in piena libertร .
Tornare al contatto fisico
In tempi in cui introduciamo nel corpo chilometri zero, cibi vegani e carnivori, enogastronomie e diete furibonde, lo lasciamo sempre piรน inconsapevolmente in disparte se non per modellarlo artificiosamente, con dosi festose di botulino, illusi, donne e uomini, che cosรฌ il tempo si possa annullare spingendo la morte del corpo mortale sempre piรน in lร . Epidemie e pandemie varie permettendo. Il corpo, singolare e purale, che la pandemia ha reso fragile ponendolo al tempo stesso al centro dellโattenzione, avrebbe potuto renderci consapevoli di quanto a esso siamo concatenati, impossibilitati a liberarcene. Finita la pandemia la consapevolezza si รจ messa in ombra (si รจ adombrata), cosรฌ come ha fatto il Covid 19, lasciando spazio a ciรฒ che da tempo molti avevano giร accettato come normalitร : la sparizione del corpo in presenza, dentro la vita simulata delle piattaforme digitali online.
Villaggio globale o vortice?
Provate a pensare a questi primi mesi del 2025 e al tornado Trump che sta devastando il mondo globalizzato, mettendo a rischio quello occidentale nella sua stessa esistenza e in discussione i suoi rapporti con il resto del mondo. Questo tornado puรฒ essere connesso a varie metafore. Qui ne accenno due, entrambe prese dal pensiero di Marshall McLuhan: ๐ฉ๐๐๐๐๐๐๐๐ข ๐๐๐ข๐๐๐๐ ๐ฒ ๐ ๐๐๐๐ฆ๐ง๐ฅ๐ข๐ (vortice). Per chi volesse fermarsi qui, lโovvia domanda รจ se Trump sia appunto un โtribalizzatoreโ violento seriale che ci riporta al villaggio ancestrale o sia piuttosto un Vortice (Maelstrom) capace di centrifugare tutto con la sua forza centripeta, ma soprattutto per il controllo crescente di cui รจ dotato, grazie alla allenza con i signori delle piattaforme tecnologiche.
Sono uscito dalla caverna
Il mito della caverna di Platone viene ripreso e rivisitato da sempre. La parte del mito che a me ha sempre intrigato di piรน รจ il prigioniero che viene liberato in modo che possa vedere lโuscita della caverna.
Nei labirinti della tecnologia
Un testo usato come premessa del mio libro ๐ก๐ฒ๐ถ ๐น๐ฎ๐ฏ๐ถ๐ฟ๐ถ๐ป๐๐ถ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ฒ๐ฐ๐ป๐ผ๐น๐ผ๐ด๐ถ๐ฎ, pubblicato con Delos Digital a fine 2014. "Il labirinto รจ tutto tecnologico, reticolare, virtuale e reale al tempo stesso. Non รจ nato da solo, lo abbiamo costruito noi su misura, per divertimento e per soddisfare bisogni e necessitร . Poi ci siamo persi al suo interno e abbiamo scoperto i numerosi Minotauri che cercano di dominarlo. Oggi lo abitiamo in modo incosciente e pieni di dubbi, correndo numerosi pericoli, dei quali non siamo sempre consapevoli, e sperimentandone anche le molteplici opportunitร . Uscirne non รจ facile e forse neppure lo vogliamo."
๐๐๐(๐๐)๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐
Il racconto di una giornata particolare, sobria, moderata, splendida (a Milano il cielo era terso, soffiava anche una brezza leggera e tonificante), giovanile, allegra, sorridente, partecipata, liberatoria.
Navigando e vagabondando
Una riflessione sullโiniziativa della Stultiferanavis associata alla scelta di navigare vagabondando, con lโinvito a tutti gli spiriti liberi di salire a bordo (โVia sulle navi [โฆ] cโรจ ancora un altro mondo da scoprire! [โฆ]โ direbbe Nietzsche). Lโinvito รจ a salpare per lasciarsi indietro il paesaggio desolante a cui ci siamo assuefatti, per provare a ridare dignitร a un intelletto sempre piรน ridotto al semplice computare, per mettersi alla prova in un viaggio non facile, in compagnia di altre presone in carne e ossa, sfidando onde e tempeste. Ci si imbarca, si sale a bordo, ci si mette in mare senza sentirsi obbligati a tornare, neppure se e quando si dovessero incontrare delle tempeste. Che senso avrebbe infatti pensare di tornare dopo che ormai si รจ partiti. Conta molto di piรน alzare lo sguardo e vagabondare sulle onde, con consapevolezza, determinazione e coraggio.
Prevenire il collasso per scongiurarlo
Un testo scritto per il mio libro NOSTROVERSO - Pratiche umaniste per resistere al Metaverso, pubblicato con Delos Digital a fine 2024 per illustrare una delle pratiche umaniste che ho suggerito per resistere ai tanti metaversi digitali che stanno mettendo in difficoltร il NOSTROVERSO incarnato, sensibile e umano. La percezione di molti racconta di un collasso alle porte che renderร impossibile ogni ritorno alla vecchia normalitร . ร come se avessimo perso il controllo, regalato ad assistenti personali e intelligenze artificiali che, al posto nostro, guidano le auto e non solo, come se avessimo smarrita la nostra capacitร di agire in modo autonomo, sulla base delle nostre esperienze, conoscenze e volontร . Non servono teorie delle catastrofi per spiegare cosa stia succedendo.
Una bibliografia tecnologica personale
Un regalo bibliografico a chi, partecipando o visitando la STULTIFERANAVIS, mi segue e mi legge. Da anni promuovo una riflessione critica sulla tecnologia e i suoi effetti. L'attivitร intrapresa รจ stata all'origine di una curiositร inesauribile verso tutti i libri riferiti in qualche modo alla tecnica e alla tecnologia. Ne รจ nata una biblioteca di casa composta da centinaia di libri, ma soprattutto una bibliografia, arricchitasi nel tempo, fatta di mille intrecci e riferimenti incrociati, di tanti fili che hanno alimentato la mia curiositร e portato alla scoperta di sempre nuovi autori (di fantascienza e non solo) di autori, studiosi, filosofi, tecnologi e molto altro. Quella che propongo qui รจ la bibliografia legata al mio libro ๐ก๐๐ ๐๐๐๐๐ฅ๐๐ก๐ง๐ ๐๐๐๐๐ ๐ง๐๐๐ก๐ข๐๐ข๐๐๐. La propongo facendone dono a chiunque fosse alla ricerca di informazioni, suggestioni di lettura e idee. Potrebbe anche servire a giovani alle prese con le loro tesi di laurea, prima di laurearsi, guardarsi intorno e decidere se e quando emigrare!
Bauli e Labirinti, Labirinti e Bauli
Grazie al baule-labirinto si naviga nella complessitร , dentro la transdisciplinatierร delle conoscenze e dei saperi che il baule racchiude. I suoi contenuti non sono esoterici, sono per tutti, non sono anonimi, tutti hanno un autore, raccontano le sue storie ed esperienze, il suo vissuto, le sue conoscenze e i suoi saperi. Per accedere al baule e frugarci dentro non bisogna essere dei guru, degli esperti, dei sacerdoti laici, tutti possono avere la possibilitร (opportunitร ) di coglierne i โconnotatiโ conoscitivi dei contenuti disponibili, connessi allโesperienza di chi li ha generati.