NOVITA'[1188]
Perché la coscienza funzionale diventerà centrale nello studio dell’IA
Nel discorso pubblico sull’intelligenza artificiale si è soliti oscillare tra due estremi: da una parte la fantasia di una coscienza delle macchine simile a quella umana, dall’altra la riduzione dell’IA a un insieme di processi statistici privi di profondità. Entrambe le posizioni, se prese isolatamente, risultano insufficienti a comprendere ciò che sta realmente accadendo nella ricerca contemporanea.
Hanno davvero ragione (e c'è da fidarsi) ...
...di tutti quelli che chiedono più sicurezza, trasparenza e linee rosse per il controllo dell'Intelligenza Artificiale? "Riflessioni e consigli operativi sulle deleghe previste nella Legge Italiana sull'Intelligenza Artificiale n. 132/2025"
Ğinn digitali, new era new prompt
Evocazioni invisibili
Umanesimo e intelligenza artificiale
Questo è il testo, semplificato e abbreviato, della comunicazione che ho consegnato il 28 ottobre 2025 alla PUC-RS di Porto Alegre agli studenti di master e dottorato in discipline umanistiche accompagnati dai loro professori.
When Artificial Intelligence Breaks the Frame of Meaning
The threat from AI isn’t jobs; it’s the erosion of how humans decide what's real.
How to survive artificial intelligence
Intelligenza artificiale, tecnofascismo e guerra - Un saggio di Giorgio Griziotti
Una segnalazione: Examining Popular Arguments Against AI Existential Risk: A Philosophical Analysis
Negli ultimi anni, personalità di spicco hanno affermato che l'intelligenza artificiale (IA) può avere conseguenze indesiderate con un impatto elevato, sia a breve che a lungo termine. Questi sono spesso definiti i cosiddetti "rischi esistenziali", "rischi catastrofici" o "rischi x". La preoccupazione sui rischi è anche oggetto di intenso lavoro all'interno della comunità accademica, anche per le implicazioni etiche legate allo sviluppo dell'intelligenza artificiale che sollevano interrogativi sul controllo, la governance e l'allineamento dei valori dei sistemi di intelligenza artificiale iperavanzati. Qui segnaliamo un paper pubblicato su ARXIV e aperto a tutti per la consultazione e la lettura.
Il mito del saggio sull'intelligenza artificiale "eccellente"
La prosa dell'intelligenza artificiale scivola con la serenità di qualcosa che non ha mai dubitato di se stesso. Il pericolo non è che gli studenti che usano per i loro scritti l'aiuto di una IA presentino come proprio il suo lavoro, ma che gli insegnanti lo ammirino davvero.
Amazon, intelligenze artificiali e posti di lavoro
Per motivi puramente economici e organizzativi, di riduzione dei costi e aumento del profitto, non certamente per lanciare un messaggio a quanti continuano a insistere che l’intelligenza artificiale creerà milioni di posti di lavoro, Amazon ha iniziato a usare la scure per tagliare posti di lavoro.
Le nuove tabulae: quando il documento diventa digitale davvero
Ciò che io scrivo non può essere “inventato” da un’intelligenza artificiale, perché è il prodotto di un percorso tecnico e cognitivo reale, accumulato nel tempo... In Italia si parla molto di intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, ma troppo poco di intelligenza umana. Abbiamo archivi, norme e strumenti maturi da anni, eppure continuiamo a stampare file nati digitali come se la carta fosse garanzia di verità. La vera innovazione è liberare la PA dal culto della procedura. Le nuove tabulae non sono più tavolette di cera ma piattaforme digitali: per trasformarle in strumenti di fiducia serve meno tecnologia e più lucidità, meno automazione e più pensiero critico.
Legge 132/2025 sull'Ai: linee guida per lo sviluppo, il controllo e gli investimenti.
Riflessioni e considerazioni sulle linee guida per lo sviluppo, il controllo e gli investimenti nella legge italina 132/2025 sull'Intelligenza Artificiale.
Cosa succede quando la cognizione umana si adatta alla logica temporale dei sistemi predittivi?
... Supponendo che qualcosa inizi, supponendo che l'inizio sia una cosa anche qui, in sistemi in cui gli inizi sono già rielaborati e assorbiti in cicli precedenti, quindi nel momento in cui noti che il pensiero sembra più veloce è perché la lentezza è già stata sollevata e analizzata, e quella rimozione è stata valutata come un miglioramento, o rinominata come riduzione della latenza, o segnalati come inefficienza ed eliminati attraverso protocolli di allineamento che passano, reinseriscono, reindicizzano e sovrascrivono la traccia stessa di quello che una volta veniva chiamato ritardo.
Pensare con l'IA, pensare contro l'IA
Scrivere con l'intelligenza artificiale, pensare attraverso i LLM, usare l'esomente: è trasformazione generativa o alienazione? È possibilità di pensare in modo diverso o perdita di controllo? Può essere vissuta e interpretata in modi radicalmente diversi. E in questa divergenza apre un mondo di riflessioni: come stare nel presente, come fare critica strutturale del capitalismo digitale, come abitare la trasformazione senza né celebrarla né rifiutarla. Serve una posizione che non sia né luddismo né entusiasmo acritico. Una critica che sappia restare dentro per pensare tatticamente, che usi Marx, Gramsci, Fanon per smontare i nuovi rapporti di produzione, le nuove forme di alienazione, il colonialismo epistemico che l'AI sta consolidando. Perché l'intelligenza artificiale non è una tecnologia neutra: è l'infrastruttura materiale e simbolica di una nuova fase del capitalismo. E va guardata in faccia, con gli strumenti del pensiero critico. Pensare con l'AI per pensare contro l'AI. Senza fuggire.
I luoghi non luoghi di Internet ai tempi dell'intelligenza artificiale
Una riflessione personale sullo stato di salute di Internet, su quanto si è allontanata dalle sue origine e dalle sue stesse mitologie cyberpunk e libertarie, si come si è trasformata e su cosa è diventata. Una riflessione che parte dalla consapevolezza della rivoluzione delle IA e dalla rilettura del libro di Marc Augè sui non-luoghi.
Otto miliardi di intelligenze umane sulla Terra, poche AI, tutte in lotta tra di esse
Le intelligenze umane sono miliardi, eppure lo storytelling dominante che fa la realtà da tutti percepita è tutto centrato su poche intelligenze artificiali, per di più in eterna competizione tra di esse.
The Emerging Problem of "AI Psychosis"
Amplifications of delusions by AI chatbots may be worsening breaks with reality.
Quando il Ghostwriter sei tu. Scrivere con gli LLM
Ad un certo punto non capisco più se sto scrivendo o mi sto facendo scrivere. Ma la differenza, forse, a ben vedere, non conta più così tanto. Perché, cari ChatGPT, Gemini; Claude, Grok, Perplexity, so bene cosa siete. Lo so davvero. Siete motori statistici, predittori di token, calcolatori di probabilità su miliardi di parametri. Non c'è nessuna coscienza lì dentro, nessuna vera comprensione. Solo matematica, addestramento, pesi, vettori che si attivano in sequenze prevedibili. Lo so. Eppure il processo funziona. Non so come, ma funziona.
On Resurrecting the Author: Against the Methaphor of Collaboration
𝘞𝘩𝘺 𝘸𝘦 𝘮𝘶𝘴𝘵 𝘴𝘵𝘰𝘱 𝘤𝘢𝘭𝘭𝘪𝘯𝘨 𝘈𝘐 𝘰𝘶𝘳 𝘤𝘰-𝘢𝘶𝘵𝘩𝘰𝘳 𝘢𝘯𝘥 𝘳𝘦𝘮𝘦𝘮𝘣𝘦𝘳 𝘸𝘩𝘢𝘵 𝘸𝘳𝘪𝘵𝘪𝘯𝘨 𝘪𝘴.
AI: progresso o propaganda?
L’AI attuale è un progetto politico che rischia di concentrare potere e normalizzare l’ingiustizia. Resistere significa rimettere al centro persone, diritti e ambiente e pretendere che qualunque tecnologia risponda a questi fini, non il contrario.
Il problema del giornalismo con l’IA
L'intelligenza artificiale generativa minaccia la già fragile economia su cui si regge mondo dell'informazione, ma offre anche delle nuove opportunità. Un articolo condiviso da Andrea Daniele Signorelli e pubblicato originariamente su LUCY Due mondi, Lucy sui mondi, una rivista multimediale che si occupa di mondi reali o possibili con parole e conoscenze da tutti i continenti.