Cresce il bisogno di silenzio…mediale!

Il silenzio e il tacere sono pratiche che tutti oggi dovrebbero individualmente adottare anche nella rete e sulle piattaforme social da molti abitate in pianta stabile. Il chiacchiericcio di fondo fatto di cose, comportamenti, eventi tutti uguali impedisce qualsiasi tipo di approfondimento, di riflessione, di ascolto, di comprensione e di conoscenza. La parola ha perso di significato, la comunicazione è diventata una coazione, la libertà, la riflessione e il pensiero sono vissuti come un gioco. Un modo per allontanarsi dalla confusione che regna sovrana nel mondo reale e forse dentro ognuno di noi. In questo contesto recuperare e riscoprire il silenzio non porterà a maggiore pace e serenità ma è diventata una necessità.

Intelligenza artificiale e anima

Impegnarsi a ritrovare un’anima è tanto più necessario quanto più siamo ormai ibridati tecnologicamente. Tutti percepiscono di vivere un’era alla fine dei tempi, e non solo per le sue crisi ricorrenti. Il momento è cruciale, serve una trasformazione culturale profonda. Unico modo per iniziarla è tornare a investire pesantemente (“whatever it takes”) sull’umano e sulla sua complessità.

(AI) - Addio Internauti

Tutti possono oggi operare per favorire conoscenza, consapevolezza, responsabilità e cittadinanza attiva. Più le voci minoritarie faranno massa e maggiore sarà la possibilità che la pioggia diventi nuovamente cristallina, capace di rinfrescare un suolo ormai da tempo inaridito e bruciato dal sole.

Elogio della lentezza

La lentezza permette di capire che non è necessario andare di corsa, neppure di accelerare, che è tempo al contrario di decelerare e frenare.

Eticamente insensibili

Una breve riflessione su quanto siamo diventati insensibili alla sofferenza lontana da noi (in realtà anche a quella a noi vicina), incapaci di prendere in considerazione e di riflettere sul modo con cui questa sofferenza ci viene (rap)presentata e raccontata.

La tecnologia deve essere centrata sull'uomo

"[...] stiamo entrando nello stadio ultimo della tecnologia, intesa non più come discorso sulla tecnica, ma in quanto termine che prende atto della sua facoltà di proferire verbo, proferire logos, al solo scopo però di garantire il vero. Questo potere costituisce la principale caratteristica di quella che viene definita intelligenza artificiale e che determina poi tutte le funzioni che le vengono attribuite. [...] la tecnologia riveste un potere ingiuntivo [...] l'umanità si sta rapidamente dotando di un organo che la spossessa di sè stessa, del suo diritto di decidere, con coscienza e responsabilità, le cose che lo riguardano ...l'intelligenza artificiale è la punta dell'iceberg di tutte le tecnologie.." - Éric Sadin

La società del vento e dell'ombra

Senza il soffio del vento (dell’anima) abbiamo crescenti difficoltà a mantenere l’integrità fisica e sensoriale così come quella psichica del Sé, a valorizzare i capitali relazionali, emozionali ed affettivi di ognuno, a gestire in modo intelligente le capacità immaginative che servono a sopravvivere emotivamente e intellettualmente, a prefigurare nuovi scenari mentali, tecnologici, ambientali ed economici, dentro le crisi che viviamo.

Sempre più addomesticati

Macchine e umani, umanesimo e scienza, intelligenza umana e intelligenza artificiale sono solo alcuni dei temi di dibattito, conflitto e confronto dei giorni attuali. Su tutto domina il grande cambiamento provocato dall’accelerazione della tecnologia che ha cambiato ogni cosa.

Tecnologia critica

Il parlare d’altro serve a distrarre l’attenzione da un evento epocale, le ultime elezioni politiche, destinato a cambiare tutti gli equilibri, politici, istituzionali e sociali che hanno caratterizzato la geografia politica italiana fino ad oggi. Serve anche a stare lontano da prese di posizione riconducibili a ideologie, opinioni o narrazioni che poco aiuterebbero, al momento, a risollevare l’umore o a facilitare la presa d’atto che qualcosa si è rotto, è accaduto e non è velocemente riparabile.

Destinazione ultima (e)speranza

Una destinazione condivisa dalla STULTIFERANAVIS che sulla responsabilità e sulla speranza, ispirandosi al libro di Hans Jonas (Il principio responsabilità. Un'etica per la civiltà tecnologica) e a quello di Giuseppe Goisis (Speranza), ha scelto di investire per il suo essere un “tonico capace di moltiplicare le energie umane”.

Non c'è discorso

La mente è assai complessa Divina, umana e quel che resta Non si copia non c’è discorso Questo gioco è troppo grosso!

Una esistenza umana tamagotchi

Una riflessione sulle intelligenze artificiali. La vita reale non è quella raccontata. Parole, descrizioni, testi, segni e immagini prodotti dalle IA non configurano la realtà, sono limitate alla componente simbolica. Mancano il vissuto, la materialità, l’esperienza dentro il racconto, manca la soggettività.

Linee di terra (Poesie)

Raccolta di poesie di Laura Bonaguro, finalista a Bologna in lettere 2017, dalla spiccata originalità nell’uso del linguaggio poetico

Leggendo e riflettendo

Chi, di fronte alla realtà malata odierna, ha un rigetto esistenziale, può rivolgersi alla lettura, sia essa intensiva o estensiva.

Evolving Dynamics of Customer Experience: An Empirical Analysis of Interaction-Centric Approaches

A study that aims to address the knowledge gap existing in the practical application of relationship management principles, particularly in the consistent cultivation of trust across organisational boundaries, by identifying and analysing the key factors that should inform the training and guidance of managers in enhancing stakeholder relationships, with a primary focus on customer interactions.