Notizie dal solstizio d'estate

Oggi, 21 giugno, giorno in cui viene pubblicato questo articolo, possiamo vedere luce per più tempo di ogni altro giorno dell'anno. 'Solstizio': latino 'solstitium', 'sol stitium'. Uno stato del sole, come noi lo vediamo, alzando gli occhi al cielo. L'evento è occasione di riflessione sul nostro 'esseri umani'.

La storia perduta di Jane Austen

Jane Austen è senza dubbio una delle più amate e lette scrittrici inglesi. I suoi libri sono stampati da vari editori, i film ispirati ad essi sono grandi successi e sono state scritte alcune biografie su di lei.

Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: Poteri forti e monopolistici

Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Viviamo un’epoca dominata dalla pubblicità, da politiche corrotte condotte come se fossero campagne pubblicitarie. Agenzie di pubblicità, Grandi Marche, Grande Distribuzione, privati, aziende tecnologiche e dell’intrattenimento hanno trasformato la realtà in un grande centro commerciale in costante e aggressiva espansione, in una Las Vegas universale nella quale nulla è più vero, anzi tutto è molto falso. La cosa bizzarra è che la gente sembri contenta di tutto ciò e partecipi complice alla sua narrazione, affermazione e autorealizzazione.

La Fenomenologia nell’Era dell'intelligenza Artificiale

La rivoluzione digitale ci porta a riconsiderare concetti fondamentali come "dato", "informazione", "esperienza", "conoscenza", "scienza", "coscienza", "creatività". Tuttavia, il rumore generato negli ultimi mesi da improvvisati filosofi è pericoloso e crea ulteriore confusione laddove invece è necessario fare chiarezza. Da laureata in filosofia con un po' di dimestichezza nella riflessione filosofica e da manager dell'innovazione trovo fondamentale tornare sul significato di questi termini per navigare consapevolmente l'era delle intelligenze artificiali e mi sento chiamata a contribuire in questo compito di chiarificazione. Questo documento esplora, dunque, a partire da una delle esperienze che l’ha motivato (l’incontro con F. Faggin), il rapporto tra fenomenologia husserliana e intelligenza artificiale, analizzando la distinzione fondamentale tra intelligenza e coscienza. Partendo da riflessioni filosofiche classiche e contemporanee, si esamina la crisi epistemologica generata dall'IA, il concetto di "mondo della vita" e la responsabilità umana nell'innovazione tecnologica. Il percorso si sviluppa attraverso l'analisi delle teorie della coscienza, del funzionamento dell'IA generativa e delle implicazioni di queste tecnologie, proponendo un approccio fenomenologico per affrontare le sfide dell'era digitale. Per la realizzazione di questo contributo ho lavorato con Charlie e Brown (due IA che, non occupandomi di mestiere di contenuti per l'internet ed i social, mi hanno coadiuvata nel compito).

La fede nelle macchine in un mondo senza Dio?

Capita sempre più spesso di leggere articoli che tendono ad attribuire agli LLM (Large Language Models) qualche forma di pensiero o di ragionamento. Qualcosa che emergerebbe, sfuggendo a una nostra piena comprensione, dallo sterminato set di dati a loro disposizione. Opinione espressa con sempre maggiore convinzione in base ai risultati più recenti di questi strumenti. Difficile capire se chi sostiene queste posizioni lo fa in difesa degli enormi interessi economici che ruotano attorno a questi prodotti, per genuina convinzione personale, oppure mosso da  una fiducia incrollabile verso il progresso tecnologico. Interrogarsi sul perché accade tutto questo credo sia importante e utile.

IO, IO, IO ...e il mondo

Non so a voi ma a me il mondo mi si costruisce intorno e mi attraversa in continuazione, ad ogni esperienza vissuta, evento o circostanza, incontro o informazione ricevuta.

Pensiero critico, laterale

Io sono un Baby Boomer, ho incontrato il pensiero laterale di De Bono negli anni 90’ e ho usato i suoi sei cappelli per pensare per rendere interessanti e interattivi i molti corsi e seminari aziendali che tenevo. Le nuove generazioni dei Millennial del pensiero laterale forse non sanno nulla, forse non hanno neppure calzato o sperimentato i sei cappelli sopra menzionati. Baby Boomer e generazioni successive possono però far ricorso al pensiero critico, per usarlo, anche in modo laterale, nel cercare di interpretare, comprendere e cambiare la realtà nella quale si trovano ad agire.

Tiresia e l'arte della qualità invisibile: fenomenologia del lavoro ben fatto.

Si vede meglio al buio, ma solo se si ascolta. Robert M. Pirsig, nel suo straordinario "Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta", avrebbe riconosciuto in questa frase il cuore pulsante di quello che chiamava "Qualità" - quella dimensione dell'esperienza che precede la divisione aristotelica tra soggetto e oggetto, tra chi osserva e cosa viene osservato. È la stessa intuizione che attraversa la figura mitologica di Tiresia: esiste una forma di conoscenza che non dipende dalla vista, ma dalla capacità di percepire le risonanze profonde della realtà.

Tempi moderni: vivere alla fine dei tempi

Un articolo scritto nel 2012 e pubblicato sul mio portale SoloTablet (www.solotablet,it). Conteneva brevi riflessioni a partire da un articolo intervista pubblicato su la Repubblica. Ad essere intervistata una filosofa, Myriam Revault d'Allones che aveva pubblicato in Francia un libro (La crise sans fin) nel quale si interrogava sulla crisi che stiamo vivendo come un sintomo di qualcosa d'altro. Un qualcosa che tocca il nostro modo di vivere completamente immersi nel presente e che ha eliminato il passato (cultura e tradizione) e sta rendendo impossibile ( nella percezione collettiva) il futuro. Lo ripubblico qui perchè penso possa essere ancora attuale e di interesse comune.

Il paradosso del secondo cervello: perché cancellare tutto può essere la scelta più intelligente.

Due notti fa ho annientato tutto. Ogni annotazione in Obsidian, ogni cogitazione atomica abbozzata, ogni collegamento del Zettelkasten, ogni mappa concettuale meticolosamente intrecciata. Diecimila note, sette anni di labor intellectualis, obliterati in pochi secondi. Ciò che ne seguì non fu rimpianto, bensì un profondosollievo. Un silenzio consolatorio dove prima regnava la cacofonia. Questa mia esperienza non costituisce un episodio isolato, ma il sintomo di un fenomeno più vasto che merita di essere scrutinato con la lente dell'indagine cognitiva e della filosofia della mente.

Qui Terra! Umani abbiamo un problema!

I primi ad averne contezza sono super-uomini, ricchissimi e in controllo del mondo, che da tempo stanno cercando delle vie per la loro sopravvivenza futura, chi costruendo bunker in Nuova Zelanda (si dice Zuckerberg, Thiel e altri), chi pianificando una migrazione su Marte (Musk ma non è il solo), resa oggi “appealing” dalla scoperta di mari sotterranei di acqua, non si sa ancora se potabile o salata.

L'Ombra che Portiamo: Fenomenologia dell'Accettazione tra Oriente e Occidente

In un mondo che tende sempre più alla polarizzazione, alla semplificazione, alla negazione della complessità, le sapienze convergenti ci insegnano una lezione fondamentale: l'arte di abitare la contraddizione, di danzare con l'ombra, di trovare nella fragilità la nostra più autentica forza.

No al colonialismo algoritmico

La lettura di alcuni post sugli LLM e le lA mi hanno ricordato un testo scritto nel 2024 dopo una serata passata in centro a Milano. Vi si parlava di cose diverse anche di colonizzazione, che oggi sperimentiamo politicamente, culturalmente e tecnologicamente. La colonizzazione vincente, a questo ho pensato leggendo i post, è quella dell'IA. Viene realizzata con narrazioni convincenti, acculturate, filosofiche, finalizzate a celebrare le meraviglie dell'IA e il loro progredire.

Architetture della leadership: dalla gestione del team all'intelligenza artificiale nella pianificazione strategica

La trasformazione paradigmatica della governance organizzativa contemporanea richiede una riconsiderazione radicale dei fondamenti epistemologici della leadership. Mentre le concezioni tradizionali si limitavano alla gestione interpersonale e al coordinamento operativo, l'emergere di sistemi computazionali avanzati e la crescente complessità dei contesti strategici esigono framework teorici più sofisticati. Il presente studio si propone di esplorare la sintesi dialettica tra competenze socio-cognitive umane e capacità di elaborazione artificiale, delineando un'architettura integrata per l'eccellenza direzionale. L'analisi procede attraverso l'esame delle dinamiche di leverage relazionale e operativo nella gestione dei team, per poi investigare l'integrazione dell'intelligenza artificiale nei processi di scenario planning strategico. Questa doppia prospettiva rivela come l'efficacia della leadership contemporanea non dipenda dalla padronanza isolata di competenze specifiche, ma dalla capacità di orchestrare ecosistemi cognitivi complessi che integrano intuizione umana e potenza computazionale. L'articolo contribuisce alla letteratura manageriale fornendo un framework epistemologico che riconosce la natura sistemica e informazionale dei processi decisionali organizzativi, superando le tradizionali demarcazioni disciplinari tra management, filosofia della tecnologia e teoria dei sistemi.

Ontologia sistemica e fenomenologia della qualità: epistemogenesi dell'integrazione PMO-PgMO nei sistemi informatici complessi

La gestione contemporanea dei progetti informatici presenta una paradossale complessità epistemologica: mentre le organizzazioni incrementano gli investimenti in metodologie avanzate, strumenti sofisticati e strutture organizzative specializzate, il tasso di fallimento progettuale persiste a livelli critici. L'analisi empirica rivela che il problema non risiede nell'insufficienza di competenze tecniche o nell'inadeguatezza delle risorse finanziarie, bensì nella comprensione superficiale di due elementi ontologici fondamentali: la natura sistemica della qualità nei sistemi informatici e l'architettura strategica delle strutture organizzative deputate alla governance progettuale. Il presente studio esamina come la qualità nei progetti informatici trascenda l'assenza di difetti per configurarsi quale proprietà emergente del sistema, analizzando parallelamente l'articolazione strategica del Project Management Office (PMO) e del Program Management Office (PgMO) nella generazione di valore organizzativo. L'integrazione di questi approcci genera un framework epistemologico per l'eccellenza progettuale che supera le tradizionali demarcazioni funzionali.

L'ombra che portiamo: un viaggio nella saggezza dell'accettazione

Esiste una parte di noi che preferiremmo ignorare: l'ombra dell'anima che custodisce dolori, paure e imperfezioni. Dalla psicologia di Jung alla filosofia di Nietzsche, dalle saggezze orientali al pensiero giapponese, tutte le grandi tradizioni convergono su una verità rivoluzionaria: questa ombra non è il nostro nemico, ma la chiave per una vita più autentica. Non si tratta di eliminare le parti oscure di noi stessi, ma di abbracciarle con compassione. Un viaggio attraverso la saggezza millenaria per scoprire che la completezza umana nasce dall'accettazione, non dalla perfezione.

La voce

Una riflessione sulla voce, primo strumento di contatto con l’Altro. La voce è suono prima ancora che parola, come parola può accarezzare o ferire, dare potere e valorizzare un pensiero. Senza la voce incarnata non si può comunicare la propria unicità, che sempre emerge da evidenze imponderabili che rivelano tratti della personalità di ognuno. La voce trasmette significati che vanno oltre le parole e il linguaggio, segnala la stretta relazione tra un dentro e un fuori. La voce, il suo uso in contesto e spazi sociali, è anche alla base della politica come ambiti plurali nei quali relazionarsi, socializzare e far politica. Nessuna piazza virtuale è in grado di sostituire l’esperienza della voce. Il prevalere della vista evidenzia come non mai il vuoto che si è creato in assenza di voce.

L'alba della produttività: quando tradizione e scienza si incontrano

Questo articolo esplora come la produttività mattutina nel lavoro da casa non sia solo una questione di organizzazione, ma tocchi qualcosa di molto più profondo nell'esperienza umana. L'alba ha davvero una qualità speciale che amplifica le nostre capacità mentali, e non lo diciamo solo noi: tradizioni spirituali di tutto il mondo - dai monasteri benedettini ai templi zen, dalla spiritualità islamica alle filosofie nordiche - lo hanno sempre saputo. Oggi la scienza conferma quello che monaci, mistici e saggi avevano intuito da millenni. Scopriremo come focus, efficienza, autocontrollo e equilibrio vita-lavoro trovino nelle prime ore del mattino la loro espressione più naturale, e perché lavorare alle cinque del mattino non solo è legittimo, ma può essere rivoluzionario.