Testi
Il libro: un paradosso affascinante
Il libro rappresenta il paradosso più affascinante della storia tecnologica umana: nella sua apparente semplicità meccanica si nasconde la più sofisticata macchina di espansione mentale mai concepita. Come affermava Umberto Eco, "il libro è una macchina per pensare", non perché ci impone cosa pensare, ma perché ci insegna come pensare, attivando processi cognitivi che nessun algoritmo può replicare.
La guerra: se la conosci la eviti
La necessità di parlare della guerra con i più piccoli ai nostri giorni scaturisce dal fatto che è inevitabile che essi vengano a conoscenza di questi fatti dalla televisione, da internet, dai discorsi fuori e in casa, per questo motivo è indispensabile munirli della giusta chiave di lettura che sia principalmente compassionevole e umanitaria.
L’organizzazione non esiste (eppure lavora con noi ogni giorno)
Questo testo nasce da una riflessione personale sul concetto stesso di “organizzazione”. Non come struttura da disegnare, ma come forma vivente, emergente, mutevole. Lontano dalle astrazioni del management e dalle mitologie della performance, l’articolo esplora cosa accade quando chi lavora diventa anche autore del proprio contesto operativo. In dialogo implicito con pensatori come Edgar Morin e Amy Edmondson, e con un unico riferimento esplicito al libro “Organizzazioni aperte” di Alberto Gangemi, il testo mette in discussione la centralità delle regole, il culto del controllo, e la retorica della motivazione individuale. Ciò che emerge è una proposta radicale e concreta: ripensare il lavoro come spazio di progettazione distribuita. L’organizzazione, se esiste, è un verbo: accade, si modifica, si cura. O si diserta.
L’angoscia e il simbolo
Un dialogo tra Franco Fornari e Byung-Chul Han sulla crisi dell’umano contemporaneo
Carson McCullers, il genio celato della letteratura americana
Carson McCullers, the Concealed Genius of American Literature - Carson McCullers is known in Italy only to literature lovers, and even in the United States she is not well enough known and is hastily categorized as an exponent of a style, the Gothic Southern, to which Faulkner, Caldwell, Flannery O'Connor and Eudora Welty would also belong, and which would describe singular landscapes among plantations, violent climates, primal feelings.
Contiamoci: la comunità che non esiste
Oggi, domani, dopodomani. Il futuro. La misurazione e l’osservazione del tempo e di ciò che accade ci rende consapevoli che la realtà nella quale viviamo è questa, non un’altra, non quella di “ieri”. Inutile far finta che il contesto non stia condizionandoci. Guai però a dimenticare che eravamo diversi e per certi versi migliori, sicuramente eravamo più liberi, soprattutto di pensare. Riflettiamo su cosa potrebbe servirci per esserlo di nuovo, senza dover tornare indietro (Back to the Future).
La rete dei contatti e la rete delle persone
Reti di contatti, reti sociali, social network. Terminologie con significati diversi, spesso mescolati e confusi, quasi mai analizzati a fondo da chi frequenta abitualmente gli spazi sociali online. A comporre una Rete Sociale sono solitamente tanti individui (ma possono essere anche entità sociali come organizzazioni, istituzioni, ecc.) che non hanno ancora formato gruppi, tribù o comunità o che ne fanno già parte. Individui tra loro connessi attraverso tipi diversi di legami sociali. Legami familiari, affettivi, amicali, lavorativi o professionali. Legami non necessariamente profondi o positivi, spesso fondati su una conoscenza superficiale, affinità elettive, condivisione di interessi o di hobby, e che si manifestano in azioni fatte di interazioni, comunicazioni, scambi e relazioni.
Ubuntu e il Project Management Africano
Fulcenzio Odussomai Da un libro mai scritto, un capitolo senza numero e senza tempo. Il presente testo si offre al lettore come una scheggia fuori asse, un frammento sfuggito alla linearità del pensiero occidentale e alla tirannia della numerazione capitolare. Non è il sesto capitolo, né il primo, né l’ultimo. È un affioramento: un capitolo senza tempo, di un libro mai scritto. Un promemoria esistenziale, più che una teoria. A parlare, qui, non è il manager che progetta, ma il pensiero che abita la soglia tra le culture. E la voce che si leva è quella di Ubuntu.
Capovolgere il linguaggio
Credo che siano pochissime le persone che accendono ancora la televisione, e non riesco nemmeno a dar loro torto. Son diventate smart tv che danno accesso alle nostre piattaforme, con algoritmi rassicuranti: ci fanno vedere le cose che probabilmente ci piacciono di più.
La piuma e il vuoto
Una meditazione sull’esame di s: più invecchio, più sospetto che l’ossessione dell’autoesame sia figlia della paura, non del coraggio. Esaminiamo noi stessi per rassicurarci di esistere, per illuderci di sapere da dove veniamo e dove andiamo. Ma se l’esame di sé fosse un modo elegante per evitare il salto?
Manuale di sopravvivenza per favorire la gentilezza
Esistono piccoli gesti di gentilezza che fanno bene a chi li fa così come a chi li riceve. Sono in genere piccole attenzioni che possono cambiare la giornata ma anche suggerire scelte precise che potrebbero renderla migliore. Scelte di attenzione, scelte difficili perché non comuni e diffuse, scelte che vanno oltre le parole e tengono lontani dai mezzi usati per esprimerle, scelte condivise perché originate da bisogni e necessità simili, scelte intelligenti perché in grado di guardare al futuro, scelte amorevoli perché fatte esclusivamente per far piacere o per amore dell’altro.
Dalla “Homework Apocalypse” alla sfida del pensiero critico
L’intelligenza artificiale stia cambiando la scuola e la formazione: basta riflettere sulla cosiddetta “homework apocalypse”. I compiti li fa l’AI, le ricerche si scrivono in un clic. Ma possiamo permetterci questo esonero cognitivo nell’epoca delle post-verità e delle narrazioni alternative? Per fornire uno strumento concreto per la didattica, propongo una simulazione interattiva con l’AI: “Sancho Panza e la sfida del pensiero critico” al tempo stesso esercitazione sul pensiero critico ed esempio di come potrebbero evolvere le attività didattiche nell’era dell’AI. Nel gioco, i partecipanti vestono i panni di Sancho Panza e cercano di convincere Don Chisciotte che le sue visioni sono illusioni. Un “gioco serio” per allenare il pensiero critico nel confronto con visioni alternative, opinioni granitiche e… IA generativa.
Paris 1793, Madame Roland, una rivoluzionaria sulla ghigliottina
Nel Settecento in Francia e in Inghilterra alcune donne incominciarono a raccontare se stesse in diari privati o memorie o carteggi epistolari. Sono elaborati preziosi perché sono una testimonianza in prima persona di vite vissute, di eventi che altrimenti sarebbero stati destinati all'oblio, di sentimenti ed emozioni non mediate dagli storici o dai romanzieri (per quanto anche le opere storiche e letterarie hanno ovviamente un loro grande valore). Era la realtà che erompeva sulla scena del mondo seppure discretamente. Le donne incominciarono ad uscire dall'anonimato, ad utilizzare la parola scritta come mezzo di espressione e di comunicazione.
Il mal di testa di Socrate
Introduco con una domanda: Come sarebbe stata una giornata di Socrate al mondo d’oggi?
Un eremita
Un eremita ritorna dopo tanto tempo, seppur per poco, a rivisitare la civiltà. Noterà qualcosa di nuovo e strano per lui; quel qualcosa che, per chi vive nella civiltà, lo considera ordinario e scontato.
Comprendere il funzionamento della democrazia è sempre più necessario, per difenderla
Negli ultimi decenni, le democrazie occidentali hanno attraversato trasformazioni profonde e spesso turbolente. L’entusiasmo per l’espansione della democrazia dopo la Guerra Fredda ha lasciato il posto a una fase più complessa, segnata dall’ascesa dei populismi, dalla crisi della rappresentanza politica e dal crescente scetticismo nei confronti delle istituzioni. I partiti tradizionali faticano a mantenere il consenso, mentre i nuovi movimenti politici – spesso caratterizzati da un forte uso dei social media e da una retorica anti-establishment – ridisegnano il panorama politico.
Frammenti di riflessioni maieutiche con l’intelligenza artificiale
Un dialogo maieutico reale con l’Intelligenza Artificiale, che approfondisce il suo potenziale nella creazione di opinione e nella possibilità di diventare un autentico strumento di riflessione filosofica. L’idea è che la tecnologia non sia più soltanto oggetto della filosofia, ma anche uno dei suoi strumenti.
Emergenze, “normalità” e nichilismo Riflessioni sulla psicologia odierna
L’emergenza si configura come un meccanismo di malafede collettiva durante il quale continuiamo a sperare di “tornare alla normalità”. Se ci piacesse la normalità, però, non avremmo bisogno delle emergenze per andare avanti. Abbiamo costruito una casa che non vogliamo abitare, quindi salpiamo per l’emergenza.
La tecnica e il proprio corpo. La via di Alan Turing e l'opposta via di Marcel Mauss
In tempi di macchine potenti ed autonome, è auspicabile recuperare la sensazione del momento iniziale, quando, a mani nude, disponendo solo del proprio corpo, l'essere umano intuisce, scopre, inventa, crea, costruisce. Ripartendo ogni volta da sé stesso l'essere umano si mantiene vivo nel presente e garantisce speranze di vita futura a sé stesso ed ai posteri. Questo è il semplice ed efficace antidoto alla tendenza che la cultura digitale ci impone: costruire ed usare macchine per simulare, imitare e sostituire ciò che il nostro corpo e la nostra mente sapevano, e in fondo sanno ancora fare.
Aderisco all’Osservatorio Autoritarismo
Ognuno percepisce e vive i tempi correnti a suo modo. Io li vivo con la preoccupazione che un mondo di libertà e democrazia, della durata limitata ma significativa per il benessere di molti, sia oggi messo in pericolo da fenomeni e da crisi di cui molti percepiscono la pericolosità senza comprenderne fino in fondo le conseguenze e gli effetti. La crisi è quella occidentale, ma interessa tutto il mondo. È una crisi che è il risultato di un declino demografico, morale, politico ed economico delle società occidentali.