Filosofia, pensiero e sapere
LA NAVE DEGLI SCIOCCHI: Quando mettere in dubbio l'efficienza ti rende un maniaco
La nostra vera libertà e il nostro peso impongono di rischiare il giudizio, nominare ciò che conta, decidere esplicitamente quali valori dovrebbero prevalere, invece di seguire ciecamente ovunque portino la "crescita del PIL" o la decantata "libertà personale". La sfida etica definitiva rimane: non se avere valori, ma quali e in quale ordine.
Defezione digitale e controllo algoritmico: filosofia della resistenza ai social network
Dopo ventidue anni e sei blocchi algoritmici in dodici mesi, ho chiuso il mio account su un importante social network professionale. Non si è trattato di un gesto impulsivo ma dell'esito necessario di un processo di erosione della possibilità stessa di dialogo autentico. Questa riflessione parte da un'esperienza personale per interrogare filosoficamente il controllo algoritmico, l'estrazione di valore dalle piattaforme digitali, e la possibilità di resistenza. Tra Foucault, Hirschman e Deleuze, esploro tre grammatiche della resistenza e propongo la defezione come atto politico consapevole in un'epoca di capitalismo della sorveglianza.
Conrad e il "punto nave" del nostro viaggio con l'AI
C'è un momento, nella navigazione, in cui il comandante deve fermarsi e fare il punto nave: verificare la posizione reale rispetto alla rotta prevista, misurare la deriva provocata dalle correnti, dagli errori accumulati. Non è sfiducia negli strumenti – è l'unico modo per evitare che una piccola deviazione diventi, nei giorni seguenti, una rotta completamente sbagliata. Forse è arrivato il momento di fare il punto nave della nostra relazione con l'intelligenza artificiale generativa. La proposta è semplice quanto radicale: spegnere, per qualche giorno, tutti i modelli generativi. Non come condanna, ma come esperimento diagnostico. Vedere cosa succede. Misurare cosa abbiamo delegato interamente e cosa, viceversa, abbiamo guadagnato. Capire quanto della nostra "forza muscolare cognitiva e critica" abbiamo già perso in questi due anni.
LA FINE DELLA STORIA: Quando l'etica divenne opzionale
Quando l'etica divenne un corso elettivo, la civiltà scelse il suo veleno.
Ecologia e Intelligenza Artificiale (POV #13)
Timothy Morton e Massimo Chiriatti: due modi di pensare la coesistenza tra umani, macchine e pianeta Che cosa significa parlare di intelligenza artificiale in un mondo colpito dalla crisi climatica? È solo una questione di algoritmi e sostenibilità energetica, oppure l’AI ci costringe a ripensare le categorie con cui interpretiamo la realtà, la responsabilità e il vivente? Il confronto tra Timothy Morton e Massimo Chiriatti permette di affrontare la domanda da due lati opposti: il pensiero ecologico radicale e la cultura tecnologica del limite. Da una parte Morton, teorico dell’“iperoggetto”, dissolve le frontiere tra umano, macchina e biosfera, l’AI non è altro che un nuovo attore nella rete planetaria degli oggetti che ci precedono e ci eccedono. Dall’altra Chiriatti, economista e tecnologo, rivendica una postura umana e normativa, l’AI resta un “esecutore incosciente”, potente ma privo di semantica, che va ricondotto dentro un orizzonte etico e politico.
Come sviluppare il vostro senso critico?
Un libro letto in infanzia mi ha fatto vivere con sospetti e senso di incongruenza per anni. Il senso critico che ho sviluppato grazie al Burattino tuttora permea il mio approccio verso l'informazione.
Enclosure of Knowledge Production: The Attempt at a Regime Purchase by Financial Capital
Viviamo in tempi molto difficili. La conoscenza e la sua produzione sono sottoposte a un duro attacco da parte del capitalismo liberale, che incentiva l'uso dell'astrazione statistica. L'astrazione statistica, nella forma della razionalità computazionale (IA), produce conoscenza probabilistica operativa. Ciò significa che la domanda che questo tipo di produzione di conoscenza ci pone – o il modo in cui rappresenta la scienza – non riguarda più cosa si debba dire o sapere oggettivamente. Ora la domanda è piuttosto cosa fare della conoscenza prodotta (da qui la conoscenza operativa). (Il saggio che segue è in lingua inglese)
Il dolore lancinante delle cassandre moderne che guardano Trump e i suoi clown distruggere il mondo occidentale
Abbiamo ancora bisogno di Cassandra. La realtà che oggi viviamo suggerisce si sì, per affrontare le crepe e le crisi in continua emersione, ma soprattutto per interrogarsi su cosa fare per ompedirne di nuove. Pensare di risolvere quelle già presenti sarebbe un atto di presunzione.
Fusione, magneti e l’arte di contenere il mondo
Nuovi magneti superconduttori segnano un passo avanti verso la fusione e mettono in luce la questione centrale della nostra epoca: la concentrazione di potere che accompagna ogni conquista tecnica. Dalla corsa globale ai magneti, alla promessa di un’energia “perfetta”, il cuore dei futuri reattori diventa il luogo in cui si decide chi controllerà tempo, spazio e destino materiale delle società.
Chi scrive davvero su Wikipedia? La crisi della verità nell’era dell’IA
Wikipedia non è nuova agli abusi, né ignora i pericoli del vandalismo informativo. Ma ciò che accade oggi è differente: l’inganno non è più umano, dunque non ha volto, non ha intenzione, non ha colpa. È solo una funzione, una conseguenza dell’automazione diffusa, della cultura del contenuto generabile a comando.
La cittadinanza per concessione: diritto o discrezione?
Una riflessione sulla cittadinanza, pensando al passato referendum che è stata l'occasione per parlare molto di cittadinanza, ma spesso in modo mistificatorio e sbagliato, diffondendo notizie false, inverosimili, non vere. Ma cosa dice la legge!
Appunti sulla dispersione dell'io
Martedì, ore incerte
Il monaco di vetro
Filosofia e pratica della trasparenza operativa nell'organizzazione contemporanea
THAT'S JUST "YOUR" TRUTH: The Most Dangerous Stupidity of Our Age
Relativism is internally incoherent, epistemologically crippling, ethically catastrophic, and practically impossible. It cannot distinguish knowledge from belief, discovery from error, or justice from propaganda. It is the authoritarian's weapon.
Perché la coscienza funzionale diventerà centrale nello studio dell’IA
Nel discorso pubblico sull’intelligenza artificiale si è soliti oscillare tra due estremi: da una parte la fantasia di una coscienza delle macchine simile a quella umana, dall’altra la riduzione dell’IA a un insieme di processi statistici privi di profondità. Entrambe le posizioni, se prese isolatamente, risultano insufficienti a comprendere ciò che sta realmente accadendo nella ricerca contemporanea.
Etica, potere e responsabilità nell'infosfera (POV #11)
Il dibattito sull'impatto dell'Intelligenza Artificiale e del digitale sulla società, la politica e l'etica non è mai stato così urgente. Da un lato, Luciano Floridi, fondatore della Filosofia dell'Informazione e studioso dell'“infosfera”, offre un approccio pragmatico e costruttivista, incentrato sulla progettazione etica della nuova civiltà digitale. Dall'altro, Evgeny Morozov, sociologo e critico dei nuovi media, demolisce con scetticismo le promesse del "cyber-utopismo" e del "soluzionismo tecnologico". Per lui il rischio maggiore non è la tecnologia in sé, ma il potere che si concentra nelle mani di poche grandi aziende che possono influenzare economie, istituzioni e opinioni. Mettere a confronto questi due punti di vista - uno più costruttivo, l’altro più critico - aiuta a capire i tre punti decisivi della nostra epoca: l’etica di ciò che costruiamo, il potere di chi controlla gli strumenti, e la responsabilità di come li usiamo. Due visioni diverse, che insieme mostrano quanto sia necessario parlare seriamente di AI e del futuro che stiamo programmando.
La mistica non è altro che una filosofia
Colloquio tra Anna Colaiacovo e Marco Vannini. La mistica – sostiene Vannini - non è altro che filosofia e, in quanto tale, implica una libertà di pensiero che non riconosce nessuna autorità sopra di sé. Per questo può confliggere con le religioni perché tutte possiedono un apparato dogmatico, ma è in realtà la lingua universale delle diverse religioni.
L’ultima soglia dell’Umano
Il pensiero umano, dopo millenni di interrogazione su se stesso, giunge oggi al suo limite naturale: la creazione di un’intelligenza che può analizzare, apprendere, dedurre e decidere senza il vincolo del sentire.
Intervista ImPossibile a Aaron Swartz (IIP #10)
Se la conoscenza può essere manipolata o generata da sistemi di AI che non controlliamo, che cosa resta davvero della libertà di accedere all’informazione? Aaron Swartz (1986–2013) è stato programmatore, attivista, teorico dell’accesso libero alla conoscenza. Coautore delle licenze Creative Commons, creatore dell’RSS, fondatore di Reddit e di Demand Progress, ha trasformato la rete in un contesto politico, un laboratorio di giustizia e partecipazione, non di profitto. Nel 2008, nel monastero di un eremo italiano, scrisse il Guerrilla Open Access Manifesto, un testo breve, militante, un appello per “liberare” la conoscenza scientifica dalle regole del copyright. Oggi, nell’epoca in cui l’intelligenza artificiale rielabora e ridefinisce miliardi di dati - molti dei quali prodotti, condivisi o pagati da cittadini, ricercatori e comunità - chi controlla i dati controlla la realtà; chi controlla gli algoritmi controlla la sua interpretazione.
Fantastica filosofia
I bambini hanno un loro meraviglioso modo di vedere e affrontare le situazioni che è completamente diverso da quello che sono il senso comune e le abitudini dei grandi. Utilizzano tantissimo l’immaginazione e affrontano gli eventi in modo creativo, immaginifico e simbolico al contrario di noi adulti che accettiamo tutto così com’è senza andare oltre o, ancor peggio, non lo accettiamo e lo critichiamo senza sforzarci di cambiarlo.