Europa: svelare le false narrazioni

Sopravviverà l'Europa? Negli ultimi decenni gli Stati Uniti hanno pertetrato nei confronti dei cittadini europei un continuo inganno. In risposta l'Europa ha continuato a oscillare tra la sudditanza asservita eil velleitario ribellismo. Per evitare lo sfaldamento totale del continente, è indispensabile rifondare in forrma federale la Nazione Europea, per recuperare un raapporto alla pari con gli Stati Uniti. Temi approfonditi nel libro: Gian Carlo Cocco, 'Sopravviverà l'Europa', Guanda, 2025.

Vogliamo pensare. O l'Intelligenza Artificiale come pedagogia delle masse

Non rinunciare a pensare - a pensare avendo sotto gli occhi il presente, ma senza frontiere. Reagire all'invito oggi così pressante che ci impone uno spazio angusto: limitare il pensiero dell'umano alla situazione in cui accanto a un umano sta la macchina. Questo non è pensare all'umano, è pensare alla relazione umano-macchina. Se pensiamo così, liberamente, possiamo osservare una archeologia, una genealogia. Possiamo vedere come la cultura digitale si fonda su un travisamento o un abuso della cultura giovanile degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso. Da quella cultura emerse un pensiero antiautoritario, che ora è paradossalmente riciclato come legittimazione dell'autorità della macchina. La macchina sostituisce genitori assenti. Solo con un pensiero che viene prima della macchina e che va oltre la macchina e che prescinde dalla macchina si va oltre il pensiero che oggi domina.

Oggi ho fatto un sogno! Utopia pura, un sogno irrealizzabile che non diventerà realtà

Le utopie non fanno più parte del nostro immaginario. Siamo però immersi in distopie reali e tutti impegnati, inconsapevolmente o da complici, a crearne di nuove. Un tempo le utopie non erano pura fantascienza, erano calate nella realtà, strumenti potenti di interpretazione e di lettura dei problemi di ieri, di oggi e di domani. Oggi sono contenitori vuoti, non vengono più usate come strumenti, si manifestano nella forma distopica, Mai come oggi avremmo bisogno di utopie, mai come oggi viviamo dentro distopie che abitiamo spaventati, afoni, impauriti, complici, servili e sottomessi, incapaci di capire che siamo tutti diventati semplici cavie da laboratorio per la sperimentazione dell'uso della paura e del senso di colpa per creare consenso e inibire, bloccare ogni forma di dissenso. E' in questo contesto che si colloca come moltitudini di persone stanno oggi (non) reagendo. al genocidio in atto a Gaza, che se non vogliamo chiamare tale, ci chiama tutti causa, quantomeno per la sorte a cui sono stati destinati migliaia di bambini.

Western utopia and Chinese topia

On the eve of the 2012 US elections, I published: Haine Froide (Cold Hatred, The American right ideology) The chosen date was neither political nor opportunist. It was a coincidence. Less fortuitous was an article I published 24 years ago: From Thomas More to Donald Trump, on Options Politiques, Montréal Juillet-Août 1992.

Segnalazione eretica in momenti drammatici

Drammatici sono i tempi di crisi e di guerra che stiamo vivendo. Lo sono sia per i fatti di cui siamo lontanamente testimoni, sui quali siamo costantemente e abilmente manipoltai, ma anche per la mancanza di reazioni di sdegno e per una passiva inazione che racconta molto del nostro mondo attuale e degli scenari distopici emergenti che si stanno preparando

La cultura che cancella, nella versione attuale

Sulla cultura che cancella sono stati scritti saggi e scritti infiniti. Molti scrittori si sono costruiti la loro popolarità su questi temi, salvo poi scegliere il silenzio di fronte al wokismo di destra che si sta affermando, praticando una "cultura che cancella" e un politicamente corretto reazionari che stanno sostituendo (una vera e propria nemesi) la cosiddetta "cultura che cancella" di sinistra. E' una cultura di destra che si è manifestata in modo violento nelle politiche MAGA e di Trump finalizzate a "cancellare" come infetto qualsiasi progetto di inclusione. Una cancellazione che è andata oltre i progetti portando alla eliminazione di posti di lavoro, in particolare quelli ricoperti da donne. Alla deriva assunta da un tipo di cultura che cancella si è sostituita un'altra deriva, autoritaria, conservatrice, forse anche un po' fascista. Ciò che è interessante è lo storytellig dominante che illustra il "fascismo" attuale come una sana reazione al wokismo, al politicamente corretto e alla cultura degenerata della sinistra, salvo poi praticarlo con segno inverso giustificandolo come necessaria reazione e non come scelta politica finalizzata a esasperare il dibattito politico in modo settario e violento e attraverso regole truccate.

There is no second Europe

Un articolo scritto da Otti Vogt (vedi originale nel testo) che può apparire a una lettura superficiale troppo eurocentrico e poco interessato al resto del mondo, ma che è in realtà un appello accorato agli europei a riflettere sulla posizione dell'Europa nel mondo e a dare un contributo per una sua rinascita futura.

Sollevatevi, europei, sollevatevi!

L'Europa trema sulla soglia del suo stesso divenire, stretta dalla mano gelida della paura eppure chiamata, inesorabilmente, verso l'orizzonte delle sue promesse. Questa non è l'ansia effimera di una notte insonne: è il terrore esistenziale che si insedia quando l'ordine familiare cede, quando le certezze di prosperità, pace e progresso sono scosse dalla guerra ai suoi confini, dalle crescenti ondate migratorie, dall'incessante calcolo dell'inflazione e del debito, e dal sospetto tormentoso che i motori della democrazia stiano funzionando a tempo debito.

E tutti noi vorremmo essere lui

Lui chi? Non uno identificato, molti. Quasi mai una lei, ma è un caso. Il lui potente, plurimilionario, che è in politica, che condiziona l'economia, che dice la "sua" su tutto. Parla di guerra, ma anche di pace e di geopolitica, assumendo che ne conosca il significato. Parla della libertà, la sua. Parla delle nostre e di come limitarle.

No more kings: Europe's last chance to matter

This is no longer about Europe's renewal for its own sake. It is about a global struggle between solidarity and subjugation. In an interdependent world, democracy cannot endure where domination thrives. Europe must refuse thrones—not only in its past, but in its future.

Il potere dello spettacolo. Commento al romanzo di Norman Spinrad 'Bug Jack Barron'

Romanzi che dovremmo leggere o rileggere: Norman Spinrad, 'Bug Jack Barron', 1969. Politici e imprenditori prendono lezioni dal conduttore di talk show Jack Barron. Ma presto risulta chiaro che se Barron si presenta alle elezioni, la vittoria sarà sua. Nel romanzo 'Bug Jack Barron', pubblicato nel 1969, Norman Spinrad riesce a immaginare che Ronald Reagan si candiderà, e vincerà a mani basse. Ma ora, mezzo secolo dopo, sappiamo che era solo l'inizio.

Neutralità. Una nuova forma di leadership globale?

In un mondo lacerato da conflitti che sembrano non avere fine, dovremmo iniziare a considerare che la neutralità degli Stati non rappresenta una forma di debolezza, ma al contrario, la più coraggiosa espressione di leadership. Un rifiuto consapevole di perpetuare cicli di violenza. La scelta audace di costruire ponti invece di muri (Papa Francesco).

Tempi moderni: vivere alla fine dei tempi

Un articolo scritto nel 2012 e pubblicato sul mio portale SoloTablet (www.solotablet,it). Conteneva brevi riflessioni a partire da un articolo intervista pubblicato su la Repubblica. Ad essere intervistata una filosofa, Myriam Revault d'Allones che aveva pubblicato in Francia un libro (La crise sans fin) nel quale si interrogava sulla crisi che stiamo vivendo come un sintomo di qualcosa d'altro. Un qualcosa che tocca il nostro modo di vivere completamente immersi nel presente e che ha eliminato il passato (cultura e tradizione) e sta rendendo impossibile ( nella percezione collettiva) il futuro. Lo ripubblico qui perchè penso possa essere ancora attuale e di interesse comune.

Through the looking glass. Birth of modern political rationality.

Un viaggio interminabile dentro la razionalità politica nella storia. Un viaggio che Nicole Morgan non compie da sola ma in buona compagnia. Viaggiano con lei Kant e Hegel, Husserl e Heidegger, Horkeimer e Habermas, Cartesio, Hume e Bentham, Tommaso Moro e Macchiavelli, Cicerone, Platone e Aristotele, Pico della Mirandola, Lacan e Bachelard, e molti molti altri. Un testo lungo, scritto alcuni anni fa, ma sempre utile per riflettere sull'evoluzione del genere umano, in un periodo che sta mettendo in crisi non soltanto il nostro essere razionali, ma anche in dubbio la nostra stessa esistenza sulla Terra. La sesta estinzione per alcuni studiosi è già in corso e a poco servirà la razionalità, ancora meno quella politica che oggi tanto difetta, per salvarci dal disastro. Per comprendere il viaggio di Nicole Morgan bisogna però prestare attenzione allo "specchio", una parola e un concetto ricorrenti, ma questo lo dovete scoprire leggendo. Su tutto bisogna che tutti comprendiamo, nell'era della tecno-scienza che la scienza, che oggi si è fatta sempre più scientismo, senza coscienza è solo la rovina dell'anima.

The death of the ethical leadeship

The spectacular destruction of the Trump-Musk alliance is tearing away the final veneer of dignity from American leadership, exposing a grotesque theater of pathological narcissism that threatens the very foundations of democratic governance. This is not merely a political feud—it is the public autopsy of moral leadership in the modern era.

La vida es chingar o ser chingado. Pelear puede ser una fiesta

Il nuovo papa ha passato vent'anni in America Latina. Si pone di solito l'attenzione su ciò che il missionario insegna. Ma ancor più conviene guardare a cosa ha insegnato al missionario il suo stare in quei luoghi. Tornando a Chicago, e stando ora a Roma, non potrà dimenticare. Solo una notizia ha rivaleggiato, sui media peruviani, con la salita di Padre Roberto al soglio papale. Il massacro di 13 persone in una miniera illegale. Non è una novità di oggi, sono anni che cresce in tutta l'America Latina, "l'allarmante auge dell'attività criminale intorno alle estrazioni minerarie illegali." Manca lavoro. Il lavoro nero è controllato dalla malavita. C'è una società che le élites non sanno e non vogliono vedere. Una società ridotta allo stremo, dove però ancora funziona una basica solidarietà sociale, non fondata su istituzioni, ma costantemente ricreata da esseri umani capaci di aiutarsi, di volersi bene. Nonostante la disperazione. Il rovescio della medaglia è la violenza. Continuamente la vita umana è messa a repentaglio, messa in discussione. Due frasi rappresentano la cultura latinoamericana, e forse anche la nostra. 'La vida es chingar o ser chingado'. 'La vita è fottere o essere fottuti'. 'Pelear puede ser una fiesta'. Litigare, combattere, può essere una festa. C'è una via d'uscita, una speranza.

NON ACCONSENTIAMO: Un rifiuto europeo della visione del mondo della Silicon Valley

Aderisco a quello che potrebbe essere un manifesto europeo, stilato per rifiutare la visione del mondo della Silicon Valley. Un manifesto che si propone di programmare futuri diversi per non subire la programmazione di altri, pochi miliardari e politici che aspirano al dominio del mondo attraverso l'instaurazione di un nuovo regime, non democratico, autocratico e non etico.